Parcheggi a pagamento: i residenti pagheranno anche la prima macchina

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Malgrado le parole, i dati alla fine confermano che i nuovi parcheggi a pagamento saranno una tassa in più per i residenti del centro urbano e storico perché non avranno alcun beneficio sulla prima macchina del nucleo familiare. Sull’onda della necessità di mettere ordine nella gestione della sosta, infatti, sembra che l’Amministrazione si sia lasciata sfuggire la mano esagerando su alcuni punti.

Gli abbonamenti

L’ultimo manifesto della Giunta smentisce anche quanto era circolato nelle settimane scorse, cioè che almeno per i residenti la prima macchina del nucleo familiare fosse gratis. Questo aveva infatti dichiarato l’assessore Lara Caschera in un’intervista pubblicata sul nostro settimanale in edicola lo scorso 26 novembre. Nel recente manifesto si afferma invece che il costo degli abbonamenti sarà di:

  • 20 euro l’anno per la prima macchina del nucleo familiare dei residenti;
  • 50 euro l’anno per la seconda macchina;
  • commercianti, dipendenti, professionisti non residenti ma con attività all’interno delle singole zone avranno un abbonamento di 50 euro a macchina l’anno.
  • Gli abbonamenti varranno soltanto per la zona in cui si avrà la residenza.

Nessun abbonamento previsto per i residenti delle contrade e non è chiaro se ci saranno altri abbonamenti per la terza auto del nucleo familiare.

I posti liberi

Nel totale (tra liberi e a disco) ci sono 700 posti auto, che però la sera sono già tutti occupati. Contradaioli e residenti del centro storico e urbano potranno utilizzare i parcheggi liberi di villa Borghese, di via Gramsci, via Di Vittorio  e quelli del piazzale della scuola “Serangeli”, dove l’Amministrazione ha chiesto al Cotral di effettuare delle fermate. Ci saranno poi i parcheggi col disco orario (due ore) a Valle Fini, i parcheggi bianchi a For de Porta e in via del Santuario; altri posti bianchi sono quelli nel cortile del nuovo palazzo comunale utilizzati dagli amministratori. E’ ancora da capire, infine, il meccanismo con cui si intendono garantire i quindici minuti “di tolleranza” annunciati e che fine farà il nuovo parcheggio del Comune: rimarrà blu o avrà un’altra sorte? Intanto va notato che in via Prosperi è stato messo il divieto di sosta anche sul lato che prima era “parcheggiabile”.

Chi colpisce questa proposta di piano dei parcheggi

I dati dichiarati dalla Giunta Angelini colpiscono, più delle tariffe della Giunta Petrichella, le famiglie più povere residenti nelle zone blu: infatti nella precedente gestione i residenti nelle zone blu avevano la gratuità per la prima automobile del nucleo familiare mentre gli abbonamenti per la seconda e la terza auto del nucleo familiare erano pari a sessanta euro e cento euro l’anno. Non lasciare nemmeno alla prima macchina dei residenti la gratuità nella zona di residenza vuol dire costringerli a pagare o a “sfidarsi” per trovare posto nelle zone bianche. Va inoltre sottolineato che i ticket varranno indipendentemente dalla zona, a dispetto degli abbonamenti che invece saranno legati alla zona di residenza. Ma soprattutto il nuovo piano colpisce il centro storico.

Il trattamento penalizzante del centro storico

Le strisce blu sono arrivate pure in via del Comune

Che la questione sia a tutti gli effetti una tassa in più è dimostrato dal trattamento riservato al centro storico: quando c’era il Comune (cioè quando c’era più “giro”) i posti bianchi erano di più ed ora, anche vicino all’ex Comune e all’ex Posta, sono stati sostituiti dalle strisce blu. Inoltre tutta la zona di piazza della Vittoria e via Garibaldi (sul tratto in cui si trova l’Arco Borghese) è stata confermata a pagamento. Informalmente si afferma che il centro storico, come il centro urbano, ha due parcheggi bianchi a disposizione: quello di via del Santuario e quello di For de Porta. Ciò significa che i residenti di via del Comune e piazza della Vittoria che non vorranno pagare il parcheggio potranno comodamente parcheggiare in via del Santuario o a For de Porta e (pioggia, neve o sole) portarsi la spesa a casa? E allo stesso tempo, i residenti della zona di via Arco Scuro e di via Maggiore troveranno più posto la sera o dovranno farsi un abbonamento per parcheggiare in piazza della Vittoria? Come la si guardi, il trattamento riservato al centro storico, già immerso in assenza di servizi, mancanza di manutenzioni e difficoltà note, sembra il più insensato e penalizzante.

Come verranno usati gli incassi

Nel manifesto si afferma poi che i proventi dei parcheggi a pagamento saranno utilizzati per segnaletica orizzontale, verticale, dossi, marciapiedi e manutenzione stradale. Si tratta di una scelta obbligata perchè il Codice della strada (art. 7 c. 7) prescrive che: “I proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento nonché a interventi per il finanziamento del trasporto pubblico locale e per migliorare la mobilità urbana”.

La reazione della popolazione

Dopo un primo favore verso la reintroduzione dei parcheggi a pagamento, si comincia a parlare di raccolta firme contro le strisce blu mentre c’è chi vorrebbe la sosta a tempo con i vigili a controllare i segnalatori orari (soluzione che farebbe incassare forse anche di più al Comune tramite le multe). Altri non hanno gradito fin dall’inizio e continuano a dire: “Se volevano mettere una tassa in più era meglio che lo dicevano chiaramente”.

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