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Da questa mattina alle ore 10 sciopereranno i lavoratori di Lazio Ambiente. L’astensione dal lavoro è stata indetta dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie e dalle Organizzazioni Sindacali, con annesso presidio sotto gli uffici di Lazio Ambiente spa in via Carpinetana sud a Colleferro.
“I lavoratori – si legge in una nota dei sindacati – chiedono soprattutto un intervento costruttivo della proprietà affinché questa tracci anche le linee di indirizzo che dovrà seguire il management. I lavoratori di Lazio Ambiente – prosegue il comunicato – auspicano che il settore dell’igiene urbana di questi territori resti gestito da una società pubblica territoriale che mantenga uniti i Comuni, in un progetto che li veda direttamente partecipi al fine di raggiungere la migliore condizione possibile di efficienza ed economicità nell’espletamento di tutte le attività riconducibili al ciclo integrato della gestione dei rifiuti urbani. In questo auspicato modello di società pubblica – prosegue la nota -, i Comuni potranno proseguire nelle forme di affidamento ‘in house’, superando le incognite derivanti dalle procedure di affidamento mediante gara ad evidenza pubblica”.
RSU e Sindacati si spingono oltre, toccando anche temi economici ed occupazionali, chiedendo il “totale mantenimento dei livelli occupazionali attuali”, in un’azienda in cui gli esuberi superano le quaranta unità a causa della troppo elevata incidenza del costo del lavoro rispetto al fatturato.
“La soluzione societaria che interesserà l’attuale Lazio Ambiente – affermano – dovrà mantenere uno stretto contatto con l’attuale territorio al fine di salvaguardare il tessuto economico che si è consolidato negli anni attorno a tale realtà imprenditoriale. Lo sviluppo societario che deriverà dalle soluzioni che saranno individuate, non potrà prescindere dal totale mantenimento dei livelli occupazionali attuali, che dovranno essere salvaguardati sia nelle condizioni professionali sia in quelle attinenti l’ambito territoriale, al fine di evitare, salvo accettazione, gravosi trasferimenti”.
Infine la nota prova a dettare anche la linea alla Regione, che ha già deciso la privatizzazione di Lazio Ambiente: “La Regione Lazio – scrivono RSU e Sindacati – si adoperi per completare il ciclo degli investimenti necessari per l’ammodernamento degli impianti esistenti e per costruire quelli mancanti al fine di raggiungere l’efficientamento del ciclo ottimale dei rifiuti, di cui beneficerebbe il territorio interessato e gran parte del territorio regionale”. “No allo spezzatino!” concludono sindacati e rappresentanze sindacali unitarie.