Il nostro “NO” alla Biometano di Artena

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Una elaborazione grafica della Biometano ipotizzata

La manifestazione di contrarietà alla centrale Biometano del Colubro avrà la nostra partecipazione.
Dopo aver dibattuto pro e contro del progetto, l’Associazione Ferao, editrice di questa testata, ritiene di non condividere lo spirito di quella particolare iniziativa industriale privata per diversi motivi.
Il tema tocca infatti diverse questioni, che stridono con le nostre finalità di promozione e valorizzazione del territorio.

In primo luogo, e su tutto, non condividiamo il futuro che si vuole dare a questo territorio iniziandolo all’economia dei rifiuti. Tra Artena, Giulianello e Lariano ci sono infatti elementi di pregio ambientale, agricolo e pastorale: si tratta di zona di allevamento dell’abbacchio romano Igp, di produzione di latticini e di coltivazioni che si estendono fino al Monumento Naturale del “Lago La Torre” anche detto “di Giulianello”. Avviare all’economia dei rifiuti una valle in cui invece va posto rimedio a fenomeni solo occasionali di inquinamento darebbe all’area ben altra vocazione, indirizzo e pregio.

In secondo luogo non condividiamo la scelta di fare della valle la zona di trattamento dei rifiuti organici di settanta paesi come Artena: l’iniziativa privata è un diritto e un valore sociale ma in questo caso si tratta di un’esagerazione e non ci pare proprio giusto che la campagna tra Artena, Giulianello e Lariano debba pagare il prezzo dello smaltimento dei rifiuti organici di mezza provincia.

In terzo luogo non ci convince lo spirito del progetto e la sua tecnologia: allo stato dei fatti la comunità non avrà benefici perché si tratta di un’iniziativa del tutto privata e la tecnologia utilizzata (produzione di biometano in assenza di aria) appare non in linea con la tendenza verso impianti di compostaggio aerobico della grandezza di pochi paesi (i cosiddetti “impianti di comunità”).

Chiediamo invece che le Amministrazioni pubbliche prendano l’iniziativa per: realizzare impianti di compostaggio aerobico (cioè delle grandi compostiere) di loro proprietà per smaltire in modo sostenibile per tutti i propri rifiuti organici e per dotare i residenti delle campagne di compostiere domestiche, smettendo così di pagare i privati e riducendo effettivamente la TARI.

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