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L’ordinanza di ieri di Zingaretti chiude tutti i Centri anziani comunali, dà prescrizioni per le biblioteche e per i mercati. Ordina nuove assunzioni, di reperire nuovi posti letto in terapia intensiva e di utilizzare anche le mascherine chirurgiche o prive di marchio CE “per proteggere gli operatori sanitari”
Ieri il presidente della Regione ha firmato un’articolata ordinanza per dare disposizioni al Servizio Sanitario Regione e per aumentare i posti letti di terapia intensiva nel Lazio. La stessa ordinanza fissa anche paletti e divieti per altre attività, come i mercati rionali e settimanali, i centri anziani, le biblioteche comunali.
Centri anziani, mercati e biblioteche
Il Presidente, che oggi ha comunicato di essere positivo al coronavirus, con l’ordinanza di ieri ha imposto la chiusura di tutti i centri anziani comunali del Lazio. Le biblioteche comunali possono invece rimanere aperte a patto che ci siano le condizioni per rispettare la distanza personale di sicurezza di un metro. Quanto al commercio ambulante, l’ordinanza stabilisce quanto segue:
“(…) le attività dei mercati rionali o dei mercati settimanali proseguono a condizione di adottare misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori”
Dalle mascherine alle assunzioni
La gran parte dell’ordinanza, che si articola in 31 punti (clicca qui per leggerla), riguarda però il sistema sanitario regionale, al fine di organizzarlo e finalizzarlo verso la lotta all’emergenza. Tra le altre cose l’ordinanza provvede “ad attivare in urgenza, anche in deroga ai procedimenti ordinari, posti letto aggiuntivi di Terapia Intensiva, in ampliamento o per riconversione di degenze ordinarie”. Un aumento dei posti letto che è demandato alle ASL e alla Direzione Regionale Salute.
L’ordinanza autorizza inoltre “le Aziende e gli enti del SSR, secondo le procedure di cui al punto 25, al reclutamento del personale necessario per la gestione dell’emergenza a livello ospedaliero e territoriale nonché per l’attivazione di nuovi posti letto di Terapia Intensiva e il potenziamento delle unità operative di Malattie Infettive, Pronto Soccorsi, Pneumologie e Radiologie, anche in deroga all’ordinario sistema di approvazione del fabbisogno assunzionale”.
Quanto alle mascherine per gli operatori sanitari, dispone l’ordinanza: “In coerenza con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e in conformità alle attuali evidenze scientifiche, per proteggere gli operatori sanitari, di fare ricorso anche alle mascherine chirurgiche, quale idoneo dispositivo di protezione individuale, finanche alle mascherine prive del marchio CE, previa valutazione di idoneità da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (art. 34 DL 9/2020)”.