Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)
L’ordinanza non è ancora in Gazzetta. Sono previsti 685 mila euro tra Artena, Carpineto, Colleferro, Gavignano, Gorga, Labico, Lariano, Montelanico e Segni
Ieri sera l’Ansa ha anticipato l’ordinanza che assegna i soldi per la “spesa solidale” a tutti i Comuni d’Italia. Firmata dal capo della Protezione Civile nazionale, stanzia 36,9 milioni di euro per i Comuni del Lazio. 685 mila euro totali per Artena, Carpineto, Colleferro, Gavignano, Gorga, Labico, Lariano, Montelanico e Segni.
I fondi sono stati calcolati sulla base dei residenti e della “povertà” della popolazione (cioè la distanza dal reddito pro capite nazionale). Nel dettaglio si tratta di: 119650 euro per Artena; 112525 euro per Lariano; 133275 euro per Valmontone; 134133 euro per Colleferro; 49383 euro per Labico; 65950 euro per Segni; 9274 euro per Gorga; 14286 euro per Gavignano; 15731 euro per Montelanico; 31073 euro per Carpineto Romano. Da quanto apprendiamo, altri soldi saranno assegnati in settimana ai Comuni dalla Regione Lazio.
Come utilizzare i fondi: finalità, modi, destinatari e tempi
L’ordinanza (si può scaricare qui) dice anche come utilizzare i fondi che saranno trasferiti ai Comuni, che possono anche aprire un conto corrente per raccogliere donazioni ad integrazione. In primo luogo la finalità: i Comuni con quei soldi potranno acquistare buoni spesa alimentari o direttamente generi alimentari e prodotti di prima necessità. Quindi il modo: per utilizzare i soldi i Comuni potranno intervenire in proprio oppure tramite gli enti del Terzo Settore (cioè le associazioni e gli altri enti iscritti nei registri del Terzo Settore).
Quanto ai destinatari: spetta ad ogni Comune, tramite l’ufficio Servizi Sociali, individuare i destinatari dell’aiuto tra quelle persone più danneggiate dall’emergenza in atto e tra le persone in stato di necessità. Infine i tempi: non vengono detti ma in primo luogo si attende la pubblicazione in Gazzetta dell’ordinanza; in secondo luogo i Comuni devono individuare i destinatari degli aiuti e decidere se intervenire con enti del Terzo Settore o in proprio. In ultimo va detto che per i volontari che porteranno la spesa a chi ne ha bisogno, questa attività sarà priva delle restrizioni previste dall’ormai noto DPCM che limita la mobilità di tutti.