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L’emergenza proroga di fatto il rapporto tra il Comune e L’Igiene Urbana. Ecco le raccomandazioni per il conferimento e la gestione dei rifiuti
Il servizio di raccolta porta a porta ad Artena va avanti. Anche in questo periodo di emergenza coronavirus, i lavoratori della raccolta dei rifiuti proseguono nei loro giri di ritiro di mastelli e dei sacchetti. Un lavoro che, secondo le direttive dell’Istituto Superiore di Sanità (si possono scaricare qui), deve essere organizzato avendo cura della situazione epidemiologica, visto che i rifiuti delle persone positive o in quarantena obbligatoria vanno gestiti come rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Di seguito vediamo le raccomandazioni (e i problemi) per i lavoratori del settore, per i positivi al covid-19 e per chi non è positivo.
Le raccomandazioni dell’ISS per i lavoratori della raccolta dei rifiuti
Nel territorio di Artena ci viene segnalato che dotazioni e procedure non sarebbero adeguate alle raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità. A parte l’uso di mascherine chirurgiche, l’Istituto raccomanda infatti di utilizzare guanti monouso sotto i normali guanti da lavoro e di effettuare in maniera centralizzata:
- la pulizia delle tute e degli indumenti da lavoro, riducendo al minimo la possibilità di disperdere il virus nell’aria (non scuotere o agitare gli abiti), sottoponendo le tute e gli indumenti a corrette procedure di lavaggio a temperatura di almeno 60°C, con detersivi comuni e prodotti disinfettanti, quali perossido di idrogeno o candeggina per tessuti, tali da non alterare le caratteristiche di alta visibilità dei capi di abbigliamento, necessarie a segnalare visivamente la presenza dell’operatore in qualunque condizione di luce;
- la sostituzione dei guanti da lavoro non monouso, nella difficoltà di sanificarli, ogni qualvolta l’operatore segnali al proprio responsabile di aver maneggiato un sacco rotto e/o aperto;
- la sanificazione e la disinfezione della cabina di guida dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti urbani dopo ogni ciclo di lavoro, facendo particolare attenzione ai tessuti (es. sedili) che possono rappresentare un sito di maggiore persistenza del virus rispetto a volante, cambio, maniglie, portiera, cruscotto, ecc., di materiali più facilmente sanificabili.
Da quanto ci viene segnalato, le sanificazioni sarebbero fatte una volta a settimana e ai dipendenti non sarebbero forniti guanti monouso. L’informazione è arrivata al Consigliere comunale Erminio Latini che ha pubblicamente chiesto: “C’è qualcuno dell’Amministrazione che può parlare con la ditta per rendere le condizioni di lavoro adeguate?”
I rifiuti delle persone positive o in quarantena obbligatoria
Chi è risultato positivo al tampone o chi è in isolamento o in quarantena obbligatoria, secondo le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità dovrebbe interrompere la raccolta differenziata, conferendo tutto insieme. Scrive l’Istituto: “Per la raccolta dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, possibilmente utilizzando un contenitore a pedale”. L’Istituto inoltre raccomanda di:
- chiudere adeguatamente i sacchi utilizzando guanti mono uso;
- non schiacciare e comprimere i sacchi con le mani;
- evitare l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti i sacchetti di rifiuti;
- smaltire il rifiuto dalla propria abitazione quotidianamente con le procedure in vigore sul territorio (esporli fuori dalla propria porta negli appositi contenitori, o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada).
Le indicazioni dell’ISS per i non positivi
Le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità prevedono la prosecuzione del servizio laddove ci siano persone non positive al tampone, anche se in quarantena preventiva. Raccomanda comunque l’Istituto Superiore di Sanità: “A scopo cautelativo fazzoletti o rotoli di carta, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati”.