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Come ad Artena e Lariano, anche a Valmontone anziani e giovani in piedi alla ricerca dell’ombra in attesa di entrare nell’ufficio postale

È una Fase 3 estenuante per gli anziani e tutte le persone che devono andare negli uffici postali. Come a Lariano e Artena, anche a Valmontone la fila davanti all’ufficio postale vicino al Comune va avanti con il tradizionale “chi è l’ultimo?”. Niente numeri, niente tabellone elettronico, l’ombra presente è presa d’assalto in attesa di entrare.
“Davanti a quell’ufficio postale – ci raccontano – più si riduce l’ombra e più le persone si ammassano: ieri hanno pure discusso”. Poi a un certo punto della mattinata il sole gira e l’ombra si riduce al minimo. E tutti gli astanti rimangono al sole o cercano l’ombra sotto i pochi alberelli presenti. È questa, dall’11 marzo scorso, la situazione in cui si trova chi deve andare alla posta. Dentro si entra solo quando si libera lo sportello e tutti gli altri rimangono fuori: una situazione indegna di un servizio pubblico.
A pensarci bene, se non si vuole prolungare l’orario dell’ufficio nel pomeriggio, basterebbe che le Poste chiedessero al Comune l’occupazione del suolo pubblico esterna all’ufficio per montare dei gazebo e delle panche. Un colosso come Poste che svolge un servizio pubblico teme forse la tassa di occupazione del suolo pubblico? Non ha le risorse per affittare gazebo e panche? Oppure è insensibile ai problemi degli utenti? E perché le istituzioni locali non prendono provvedimenti protestando con la direzione provinciale, come fatto in passato?
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