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Rispettare alcune disposizioni sarebbe stato impossibile quindi l’organizzazione ha deciso di rimandare la Sagra di Lariano ma prima dell’edizione 2021 potrebbe organizzare altri eventi
Quest’anno a Lariano la Sagra del Fungo Porcino non ci sarà. Non era mai accaduto in tanti anni di storia ma, dalla Spagnola in poi, non era nemmeno mai accaduto che si verificasse una pandemia. L’organizzazione già a metà agosto ha comunicato al pubblico e agli standisti di rimandare all’anno prossimo la manifestazione di settembre. Troppe le prescrizioni a cui adempiere, tanto che l’organizzazione non ha nemmeno presentato la richiesta di autorizzazione.
I motivi del rinvio della “Sagra” di Lariano
“All’interno dell’area Sagra saremmo dovuti essere al massimo mille persone, avremmo dovuto controllare entrate e uscite, misurare la febbre e gestire i nuclei familiari per non creare assembramenti: sarebbe stato impossibile” ha spiegato il presidente Bruno Abbafati. Così già nella prima metà di agosto l’associazione ha mandato a tutti gli standisti che avevano già prenotato il posto una nota in cui si avvisava del rinvio della manifestazione al 2021. Oltre non si poteva aspettare: il termine massimo per organizzare una festa come quella del Fungo Porcino di Lariano è appunto metà agosto.
Non sono escluse iniziative diverse per i prossimi mesi
Per la trentesima edizione bisognerà dunque attendere il 2021 e l’allentamento delle misure di sicurezza e di gestione del pubblico. Non è escluso, però, che l’associazione organizzi qualche altra cosa durante i mesi che verranno. Anche in questo caso, però, come spiega Abbafati, “tutto è condizionato alla situazione e alle misure di sicurezza che dovranno essere adottate”. Senza Fungo Porcino anche settembre sarà in line con questa estate: niente Palio delle Contrade di Artena, niente sagre, niente Processione della Madonna delle Grazie. Come a Lariano e Artena, è così anche nel resto d’Italia: non è un caso, quindi, che le coste siano piene di vacanzieri.
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