Colleferro, FdI: “Sulla prevenzione si poteva fare di più. Chi ha colpe se le deve assumere”

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Lo “stato maggiore” regionale di FdI a Colleferro per Rocco Sofi. Angelilli: “Tutti devono prendersi la propria parte di responsabilità perché chi deve gestire il territorio lo deve fare. Qualcuno a livello locale deve dire: si poteva fare di più”. Righini: “Willy vittima di barbarie animale di gente senza scrupoli”. Maselli: “Cittadini presi in giro sui termovalorizzatori”. E Lollobrogida: “Presentata alla Camera mozione per dare a Willy la medaglia d’oro al merito civile”

Fratelli d'Italia a Colleferro

Lo “stato maggiore” regionale di Fratelli d’Italia ieri è intervenuto a Colleferro dedicando un minuto di silenzio a Willy Monteiro Duarte, definendolo “un ragazzo d’oro”. L’incontro in piazza Gobetti si è tenuto ieri alle 16 per presentare la candidatura di Rocco Sofi e per proporre “maggior sicurezza” per Colleferro. Dal deputato Lollobrigida ai Consiglieri regionali Righini e Maselli, al Senatore Fusco (Lega), tutti hanno chiesto pene esemplari e giustizia per Willy. Lollobrigida ha anche annunciato che il partito ha presentato alla Camera una mozione per insignire Willy della medaglia d’oro al merito civile. Ma non sono mancate nemmeno le critiche all’Amministrazione Sanna che, secondo Fratelli d’Italia, “doveva fare di più per la sicurezza”. E stamattina Sanna ha risposto indirettamente tramite il suo profilo Fb.

Sofi: “La prevenzione è stata scarsa ma non per colpa delle forze dell’ordine”

Rocco Sofi ha aperto gli interventi annunciando di aver inviato al Prefetto una “proposta per avere più prevenzione e sicurezza cittadina”. Una proposta che consiste in “più servizi di pattugliamento nei fine settimana e una videosorveglianza collegata a centrali forze ordine” perché ha aggiunto che a Colleferro c’è stata una prevenzione abbastanza scarsa ma la colpa non è delle forze dell’ordine”. Il candidato ha infine elencato le sue proposte (tra cui la VUD, cioè la Volta Urbana Digitale) e attaccato sull’ospedale: “Non siamo cittadini di serie b, bisogna investire sul polo ospedaliero e riaprire i reparti. Tagliare il nostro e basta non aiuta il nostro territorio”.

Angelilli: “Al sindaco dico: si può e di deve fare di più. Dalla Regione solo briciole per Colleferro”

A lanciare il tema sicurezza e prevenzione è stata Roberta Angelilli: “Qualcuno mi ha detto “purtroppo i lampioni erano spenti“. “Purtroppo” no: le telecamere devono funzionare e i lampioni dovevano essere accesi ma non solo quella sera, sempre” ha detto Angelilli. Che ha proseguito: “Chi ha colpe se le deve assumere. Vogliamo che sia fatta piena luce e giustizia ma tutti devono prendersi la propria parte di responsabilità perché chi deve gestire il territorio lo deve fare. Al sindaco vorrei dire: si può fare di più, si deve fare di più. Qualcuno anche a livello locale deve dire, perché lo dovrà dire, si poteva fare di più per la prevenzione. Ed ha concluso: “Il Sindaco c’è da cinque anni e con lui ha avuto tutte le reti importanti: il presidente della Regione e il Governo nazionale. Vogliamo e possiamo dire che dalla Regione abbiamo avuto solo le briciole?”

Maselli: “Serve il potenziamento dell’ospedale. Sui termovalorizzatori cittadini presi in giro”

E ancora sulla sicurezza e sulla prevenzione, ma anche su Lazio Ambiente, piano dei rifiuti e ospedale, è intervenuto il Consigliere regionale Maselli. “In questi giorni c’è un avviso pubblico della Regione per dotare i comuni della videosorveglianza ma guardacaso la legge che lo permette è stata fatta da Storace. Puntare sulla videosorveglianza per la sicurezza – ha dichiarato Maselli – è la priorità assoluta. Una telecamera seria viene 500€ quindi lascerei da parte monopattini e bonus del genere e puntare ad avere una città videosorvegliata”.

“Il Sindaco è stato coperto su tutte le criticità dell’ospedale”

Il Consigliere regionale ha attaccato sull’ospedale (“I lavori di ampliamento del pronto soccorso sono in ritardo di un anno”) e sul necessario potenziamento (“è importante l’ampliamento ma serve un forte potenziamento del reparto di ostetricia di Colleferro” – che non c’è più). Quindi i rifiuti: “Ad agosto in Regione è stato approvato un brutto piano dei rifiuti. Il Sindaco è stato coperto su tutte le criticità dell’ospedale in modo esemplare e sul termovalorizzatore hanno preso in giro la cittadinanza per cinque anni, e lo hanno chiuso per le elezioni. C’è stata una drammatica gestione dei rifiuti – ha proseguito Maselli – e Lazio Ambiente è stato un altro fallimento totale: guarda caso tra qualche tempo andremo ad approvare l’assestamento di bilancio e ci sono 7,5 milioni per ripianare le perdite di Lazio Ambiente”.

Righini: “Willy vittima di barbarie animale di gente senza scrupoli”

E infine Giancarlo Righini ha respinto ogni accostamento tra gli arrestati per la morte di Willy e affinità politiche. “Willy è stato vittima di barbarie animale di gente senza scrupoli” ha detto Righini aggiungendo che “con Fratelli d’Italia questi delinquenti non c’entrano niente”.

“Discarica? Non vorrei che dopo le elezioni si tornerà a scaricare a Colleferro”

Il Consigliere regionale ha poi parlato di discarica, rifiuti e sanità. “Oggi chiudono la discarica di Colleferro ma omettono di ricordare – ha dichiarato Righini – che l’ultimo invaso da 1 milione di metri cubi è di quando Zingaretti autorizzò lo spostamento del traliccio nel silenzio generale e con qualche intervento del sindaco uscente”.Ora ci ritroviamo con un piano dei rifiuti approvato che non dà responsabilità a nessuno – ha proseguito il Consigliere regionale di FdI – perché ancora non si capisce dove andrà la discarica di Roma. E guardate che qui c’è ancora capienza – ha avvertito Righini – e non vorrei che dopo le elezioni si tornerà a portare i rifiuti a Colleferro perché Roma non ha trovato dove portare i propri”. “Il nostro candidato sindaco era contrario anche nel 2016 – ha aggiunto – quando la discarica fu ampliata da Zingaretti e Sanna, questa è la verità”.

“Sanità, rifiuti e ambiente sono il fallimento dell’amministrazione Zingaretti”

E poi l’ospedale: “Che si è fatto per l’ospedale che doveva diventare un polo oncologico? Nulla se non qualche romanella. La verità che hanno paura di dire è che in sanità il loro modello di riferimento è sbagliato: non può essere quello dei grandi ospedali romani con dei presidi periferici che ricevono le emergenze e mandano tutti a curarsi a Roma. Il modello giusto è quello della sanità territoriale. Rifiuti, ambiente e sanità – ha concluso Righini – sono il fallimento dell’amministrazione Zingaretti e sono anche i temi delle battaglie di Sofi. Quando Rocco faceva queste battaglie non era ancora un iscritti a Fratelli d’Italia e per questo abbiamo investito su di lui e sulla sua intransigenza”.

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