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Una folla che mai si era vista ad Artena ha testimoniato con i fatti da che parte sta la comunità: con Willy, che “è figlio e fratello di ogni artenese”
Oltre tremila persone, quasi quattromila, sono scese in strada ad Artena per dire chiaramente da che parte sta la città. “Artena sta con Willy”. È questo il messaggio che parte stasera dalla comunità verso le istituzioni, i media, le comunità vicine. Oltre tremila persone della città e di tutto il territorio sono ora riunite nei pressi della scuola media comunale insieme alle autorità civili, militari e religiose. Accanto alla comunità che ha camminato insieme al sindaco, al parroco e alle forze dell’ordine, ci sono i sindaci della zona. Insieme ad Artena ha camminato il senatore Astorre, il consigliere regionale Ognibene, i sindaci di Valmontone, Colleferro, Paliano, Velletri e di molti altri comuni.
Partiti da piazza Genocchi, sotto il centro storico, le oltre tremilacinquecento persone hanno impiegato più di cinque minuti per uscire tutte dalla piazza e riversarsi in strada. Un’ora per raggiungere il piazzale accanto alla scuola media, riempiendo tutta via Ariana. Un fiume di gente, con alla testa uno striscione con scritto “Artena sta con Willy” portato dagli scout di Artena e Colleferro, che in silenzio è andato verso il murales dedicato a Willy Monteiro Duarte, rappresentato vicino a un leone simbolo di coraggio e nobiltà d’animo. La sua immagine starà lì a salutare ogni giorno gli studenti che entrano a scuola e a ricordare loro che “il vero guerriero non usa la forza ma il coraggio”.
Dopo aver svelato il murales, si sono susseguiti alcuni interventi tra cui quello del Parroco Don Antonio che ha auspicato di programmare interventi concreti per la comunità. La manifestazione voluta dal sindaco e organizzata con le associazioni di Artena si è fregiata della partecipazione della famiglia di Willy. Ai genitori del ragazzo, commossi sotto il piccolo palco allestito accanto all’entrata della scuola media, il sindaco Felicetto Angelini ha donato una targa ricordo elaborata dall’associazione Balconi Fioriti, con una significativa citazione di Ghandi sulla nonviolenza. “Fino al 6 settembre Willy era figlio vostro – ha detto Angelini – da quel giorno è diventato figlio di tutti noi e fratello di ogni artenese”.
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