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I medici di famiglia del distretto di Colleferro continuano ad essere tartassati di telefonate da chi vuole i vaccini anti-covid ma le dosi per loro non ci sono. Nella Asl Roma 5 forti criticità per i pazienti estremamente vulnerabili a cui serve il vaccino a mRna. Giuseppe Lanna: “L’unica dottoressa di Labico ha ricevuto sei dosi in tutto”
I telefoni dei medici di base del distretto di Colleferro della Asl Roma 5 continuano a squillare ma loro non hanno vaccini anti-covid. Sono in molti a volersi vaccinare contro il coronavirus dal proprio medico, chiamano il dottore ma la risposta è sempre la stessa. E per i pazienti estremamente vulnerabili i problemi sono più gravi. I medici di base continuano a denunciare la cosa da settimane. Un caso limite è quello di Labico. Secondo quanto ha riferito il dott. Giuseppe Lanna (segretario provinciale del sindacato SNAMI) da marzo l’unica dottoressa del posto ha ricevuto dalla Asl Roma 5 soltanto sei dosi di vaccino anti-covid.
Lanna (SNAMI): “Per i pazienti estremamente vulnerabili campagna vaccinale sconsiderata”
“Ci troviamo difronte ad una gestione sconsiderata della campagna vaccinale dei pazienti estremamente vulnerabili – dice Giuseppe Lanna – che non riescono ad accedere alla vaccinazione perché per classe d’età, al momento della prenotazione, viene proposto a caso il vaccino a vettore virale o ad mRna a seconda dell’ Hub in cui riescono a prendere l’appuntamento”.
“Per cui alcuni vaccinandi sani – prosegue il rappresentante dei medici -, se assistiti dalla fortuna riescono a scegliersi il vaccino, mentre gli estremamente vulnerabili, che secondo le raccomandazioni ad interim devono essere vaccinati con vaccini a mRna, vengono consigliati dal numero verde regionale ed anche da alcuni policlinici universitari, di rivolgersi al medico curante, che non viene rifornito delle dosi necessarie per far fronte alle giuste aspettative dei pazienti”.
“Personalmente ho circa 150 pazienti estremamente vulnerabili che devono essere vaccinati con un vaccino ad mRna ed ad oggi – aggiunge Lanna – non sono in grado di dirgli quando saranno vaccinati. Chiediamo una fornitura straordinaria per vaccinare al più presto questi pazienti o che vengano presi in carico dalla ASL: non possono più aspettare. In questo momento è prioritario mettere in sicurezza questi pazienti che invece, con il sistema attuale, vengono scavalcati dai fortunati del click-day”.
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