Lariano, svolta sul depuratore: Caliciotti avvia il nuovo impianto da 6 mila abitanti

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L’ampliamento del depuratore di Valle Mazzone è completato e permette di servire altri 6 mila abitanti equivalenti: ieri il sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, ha firmato un’ordinanza epocale per farlo entrare in funzione, “immolandosi” come il sindaco di Artena qualche tempo fa

A giorni entrerà in funzione il nuovo impianto di depurazione di Valle Mazzone a Lariano. La notizia è epocale perché, con l’entrata in esercizio dell’ampliamento del depuratore di Lariano, potranno essere collegati alla rete fognaria altri seimila utenti equivalenti. L’impianto su cui ha lavorato l’Acea Ato 2 raggiungerà la capacità effettiva di trattare gli scarichi di diecimila abitanti.

Maurizio Caliciotti, che nove anni fa si insediò trovando entrambi i depuratori bloccati, oggi non nasconde la soddisfazione per aver riconsegnato alla città un altro impianto funzionante dopo quello intercomunale del Colubro, sui cui lavorò all’ordinanza di apertura poi firmata dal sindaco di Artena Angelini. È quindi soddisfatto, anche se avrebbe “gradito non ricorrere all’ordinanza ma che la Città Metropolitana stessa, in presenza di un depuratore che sta funzionando nel rispetto di tutti i parametri di legge – ha detto Caliciotti –, avesse dato un’autorizzazione allo scarico magari a termine”.

Per l’apertura del nuovo impianto, infatti, manca ancora l’autorizzazione allo scarico da parte della Città Metropolitana di Roma. L’ex Provincia ha prescritto che il canale di scolo del depuratore di Valle Mazzone sia impermeabilizzato. L’Acea Ato 2 ha approntato il progetto per i lavori e attende l’autorizzazione ma finché non li avrà completati l’ex Provincia non rilascerà l’ok.

L’ordinanza che sblocca l’impianto di Valle Mazzone

Ed è qui che è entrato in gioco il sindaco di Lariano. Come fece il Primo Cittadino di Artena, Felicetto Angelini, anche Caliciotti si è assunto la grande responsabilità di ordinare l’avvio del depuratore nelle more del rilascio dell’autorizzazione provinciale. L’avvio senza autorizzazione non sarebbe altrimenti possibile per quasi un altro anno. Il sindaco di Lariano ha dunque firmato l’atto che ordina all’Acea Ato 2 di “esercire” l’ampliamento dell’impianto, in attesa di fare le opere necessarie ad ottenere l’autorizzazione della Città Metropolitana.

L’ordinanza durerà sei mesi e l’azienda sarà obbligata a controllare che i livelli di inquinamento non superino i limiti stabiliti dalla legge. Si tratta insomma di un atto sindacale che ha sbloccato le sorti del depuratore di Valle Mazzone e dato alla città un servizio che attendeva da un decennio.

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