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Sabato e domenica due giorni all’insegna della letteratura da Montefortino all’area veliterna. Dal Serangeli a Della Corte, fino ai racconti degli anziani di Artena raccolti in un libro
Ad Artena sabato e domenica torna la cultura. La cittadina che fu patria di Stefano Serangeli e del Cardinal Borghese, per due giorni diventa centro di racconti e letture di poesie e lettere, tra cui anche le opere di poeti e scrittori di Velletri. Due sono gli eventi che domani e dopodomani si susseguiranno nella cittadina dei Monti Lepini, presentando opere edite e inedite.
Dal Serangeli agli autori di Velletri
Domenica pomeriggio appuntamento nel Museo degli Strumenti Musicali “Museikè” di Artena con un percorso letterario dal Serangeli ai nostri giorni. La terza tappa della rassegna “Percorsi Glocali” dell’Associazione Ferao è dedicata alla letteratura. L’area gestita dall’Associazione Borgo dell’Arte, al piano terra del Granaio Borghese di Artena, domenica alle 17.30 diventerà lo scenario di letture e musiche. Parole e note si intrecceranno in un percorso che, passando per Velletri, inizia dall’illustre notaio di Montefortino, Stefano Serangeli e termina con Vincenzo Lanna.
Nel mezzo: le letture delle poesie di Giovanni Battista Iachini e Gina Quaglia, le toccanti lettere di prigionieri di guerra raccolte dalla docente e storica Antonietta Lucchetti, alcune delle “Tragedie in due battute” di Achille Campanile e la riduzione di un racconto dello scrittore di Velletri Rocco Della Corte. La regia dello spettacolo è a cura della professoressa Patrizia Audino. Le letture del dott. Vittorio Begliuti, del giornalista Luigi Biagi, e della stessa Audino, con l’intervento del maestro Filippo Cianfoni.
L’evento sarà preceduto, in mattinata, da una visita ad alcune stanze del Palazzetto del Governatore, nel centro storico di Artena. Ad entrambi gli appuntamenti è d’obbligo partecipare con il green pass. La giornata culturale sarà l’ultima della rassegna che è iniziata il mese scorso. Il primo incontro è stato dedicato a un dibattito tra giornalisti e associazioni sul tema dell’omicidio “Monteiro”. Il secondo, il 2 ottobre, a una conferenza molto seguita sulla rigenerazione urbana del Borghese e quella possibile ad Artena.
“M’è rimasto impresso”: il libro con le storie degli anziani di Artena
Domani pomeriggio è invece la volta della presentazione del libro “M’è rimasto impresso”. Si tratta di una raccolta di storie di vita intimamente legate ad Artena, che si intrecciano con i grandi avvenimenti del passato. Un intreccio che ritroviamo nel volume di Alessandro Coltré e Chiara Chimisso. I due giovani autori hanno deciso di raccogliere le voci più anziane di Artena per aprire un quaderno di comunità. La pubblicazione è composta da 25 storie trascritte sotto forma di dialoghi tra ricercatori e intervistati, cercando di tenere su carta gli elementi del parlato: il dialetto, le ripetizioni, i cambi di ritmo e di registro.
Tra i racconti e gli approfondimenti sul territorio
“Le pagine di questo quaderno parlano di pozzi che non esistono più – spiegano gli autori -, di tragitti con la conca in testa, di elezioni comunali, di piazze che cambiano nome, dell’arrivo della corrente, di bombe e schegge, di emigrazione in Germania, di viaggi di nozze a Roma. Questo quaderno parla di chi ha invaso terre per conquistare diritti, parla del granaio Borghese e di contadini che vedono andar via un quarto del loro lavoro. Il tutto è frutto di conversazioni registrate, trascritte e poi selezionate, con l’auspicio di essere lette, interpretate e discusse ad alta voce”.
“All’interno della raccolta – proseguono Coltré e Chimisso – ci sono anche dei preziosi contributi scritti da artenesi che hanno approfondito alcuni temi ricorrenti all’interno delle interviste. Troviamo pagine dedicate alla geomorfologia del territorio, c’è poi un approfondimento sulla seconda guerra mondiale, un altro sui pozzi e sulle fonti d’acqua, una geografia che in alcuni casi vive soltanto nelle memorie di chi abbiamo intervistato. Ci auguriamo che questo quaderno possa circolare il più possibile tra i cittadini di Artena e della zona. Ci auguriamo possa essere uno stimolo a indagare in maniera critica il passato, un sostegno a esplorare quel che resta e quel che potrebbe essere, facendo vivere e rivivere le voci delle comunità”.
La prima presentazione di “M’è rimasto impresso” ci sarà sabato 23 ottobre alle ore 17 presso l’Ex Granaio Borghese di Artena con il seguente programma: saluti istituzionali, interventi di Valentina De Santis (fotografa), Bruno Bonomo (docente di storia contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma e membro dell’associazione italiana di storia orale), Mino Massimei (presidente del Circolo Arci Montefortino ’93), Chiara Chimisso e Alessandro Coltré. Anche per questo evento sarà necessario esibire il green pass.