Un “tesoro” è custodito al museo archeologico di Colleferro: ecco cos’è

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Quasi settemila reperti archeologici sono stati sequestrati dalla Finanza di Colleferro: ci sono anche quattromila monete antiche

Monili, orecchini, fibule, vasi e punte di frecce: c’è di tutto tra il materiale sequestrato dalla Guardia di Finanza di Colleferro e custodito al museo archeologico cittadino. C’è davvero di tutto tra i quasi settemila pezzi trovati messi sotto sequestro.

C’è uno specchio etrusco con un’iscrizione e vari vasi di produzione greca. Ci sono anfore ripescate in mare dopo secoli e un vaso della civiltà villanoviana dell’Età del Ferro. Circa quattromila monete di ogni materiale si aggiungono a punte di lancia, monili in osso, oggetti in avorio, anelli, dipinti e frammenti di statue.

E poi ci sono anche dei fossili che risalgono al Cretaceo. “In tanti anni non mi era mai capitato di trovare una collezione con una così grande varietà” ha commentato l’archeologo Angelo Luttazzi, che ha redatto la perizia che attesta l’autenticità dei reperti.

Tutto il materiale era tenuto in un locale segreto, con tanto di porta blindata, al Lido di Ostia. Ce l’aveva messo un ottantenne di Roma, che aveva raccolto quella fortuna durante la sua intera vita. Poi aveva pensato di farne un catalogo e di vendere tutto. Ma i Finanzieri di Colleferro lo hanno scoperto e hanno sequestrato l’intera collezione, che ora attende disposizioni da parte della Soprintendenza.

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