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Le voci di Artena, raccolte da Alessandro Coltré e Chiara Chimisso, raccontano il paese e la sua storia sociale
Ci sono voci e storie che rimarranno nella memoria sociale di Artena. E così continueranno a raccontare le vicende sociali del paese. Sono le voci di popolo degli artenesi, raccolte da Chiara Chimisso e Alessandro Coltré nel loro “quaderno di comunità” presentato più volte in città. Ma stavolta si potranno sentire, in un live podcast che si terrà domani al museo Museiké, a piano terra del Granaio Borghese.
L’elenco delle voci è in formazione, ma si potranno sentire quasi tutte. Ci sarà quella di Pia Talone, che ai due autori ha raccontato la guerra e l’istruzione nell’Artena che fu. Oppure le testimonianze sui rapporti tra i contadini e il feudatario, come quella di Vittorio Lanna, che ha raccontato il funzionamento del Granaio quando assolveva alla sua funzione originaria. O ancora i ricordi del bombardamento della Seconda Guerra Mondiale, rimasto indelebile nella memoria di Anatolia e Mario Coculo.
Voci e vicende preziose, quelle raccolte da Coltré e Chimisso, perché conservano la memoria della popolazione in modo più autentico. Consegnano ai posteri, cioè, non solo la Storia ma le storie, fatte anche delle emozioni e dei punti di vista delle persone. Come il racconto dei nonni rimane nelle orecchie dei nipoti, così le storie degli artenesi rimarranno nella storia locale tramite il quaderno di comunità “M’è rimasto impresso” e gli audio-racconti.
“Le registrazioni delle interviste – dicono Coltré e Chimisso – saranno poi consegnate a Museiké e alla biblioteca comunale, lasciandole a disposizione di ricercatori, di chi vorrà continuare a far crescere un archivio sonoro e di tutta la collettività”. Per valorizzare il patrimonio culturale custodito nell’ex Granaio Borghese, prima del racconto – alle 17.30 – sarà possibile visitare il museo archeologico R. Lambrechts grazie ai volontari del gruppo archeologico Artena e al direttore Massimiliano Valenti.
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