Sant’Ilario tra le vigne di Bernabei e il cimitero di Gentili. C’è pure lo “svarione”

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Le catacombe di Sant’Ilario diventano punto chiave della campagna elettorale di Valmontone e occasione per uno svarione comunicativo di Bernabei

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Lo stato delle Catacombe di Sant'Ilario a Valmontone

Ad ogni campagna elettorale c’è un errore comunicativo, una caduta di stile che fa parlare o semplicemente una battuta di cattivo gusto. A Valmontone questa volta la palma d’oro dei colpi bassi va a chi gestisce la comunicazione di Veronica Bernabei. Lo svarione, di cui la Bernabei si è assunta la responsabilità, riguarda le catacombe di Sant’Ilario, l’area archeologica nelle campagne di Valmontone, tra Artena e Colleferro. Proprio su quella zona sono in ballo progetti agricoli finanziati con soldi pubblici e idee per un nuovo cimitero. Ma andiamo con ordine e iniziamo dallo “svarione”.

Il video di Giorgia Bellotti e lo svarione comunicativo di Veronica Bernabei

Nei giorni scorsi una candidata della lista di Fratelli d’Italia, a sostegno di Marco Gentili, Giorgia Bellotti, aveva pubblicato un video in cui denunciava l’ormai noto degrado in cui si trovano le catacombe di Sant’Ilario. Una zona archeologica chiusa da decenni, di cui abbiamo parlato più volte. L’area è solo in parte di competenza del Comune di Valmontone, perché l’interno delle catacombe è del Vaticano. Quello che c’è intorno è invece comunale e fino ad oggi non è stato valorizzato come dovrebbe.

Per rispondere alla candidata di lista, Bernabei ha avuto una defaillance con un post, utilizzando una formula non comune. Ha infatti scritto: “Per amministrare un Comune occorrono competenza, visione, programmazione, determinazione. Diversa cosa dal fare una gita in camporella, alla vigilia delle elezioni, per scoprire che a primavera in campagna cresce l’erba”. A parte che l’erba lì sembra cresciuta da più di un anno e non solo in primavera, tutto normale per chi non conosce i modi di dire. Ma le parole contano.

“Andare in camporella” vuol dire “appartarsi per amoreggiare in campagna”. In pratica, i comunicatori di Bernabei hanno accusato la candidata di lista avversaria di essersi andata a “infrattare”. Toccando così il punto più basso del confronto politico della campagna elettorale di Valmontone. Ne erano coscienti? Forse no, ma hanno violato una regola base della comunicazione elettorale: i candidati sindaco rispondono ai candidati sindaco e ignorano i candidati di lista per non dare loro “luce”. Se la Bernabei non avesse risposto in quel modo alla Bellotti, chi si sarebbe interessato alla polemica?

La risposta della Bellotti è stata a tono. “Innanzitutto – ha scritto Giorgia Bellotti – la “gita in camporella” la dovrebbe fare anche lei per rendersi conto dopo 10 anni della loro amministrazione in che condizione versa questo sito archeologico. 10 anni sono veramente tanti per poter fare qualcosa .. eppure la situazione è quella che la Candidata ha potuto vedere tramite il mio video: completo abbandono”.

Perché stavolta le Catacombe di Sant’Ilario sono centrali. Le proposte di Bernabei e Gentili

Cadute di stile a parte, sulle catacombe di Sant’Ilario si sta misurando lo scontro più interessante della campagna elettorale, anche se in pochi se ne rendono conto. Le idee in campo sono due. Una riguarda l’agricoltura e l’altra la realizzazione del nuovo cimitero di Valmontone.

L’idea (im)possibile del vigneto a Sant’Ilario

Partiamo dalla prima, avanzata da Veronica Bernabei. La candidata sindaco di Alberto Latini ha rivendicato l’idea di realizzare nei pressi delle catacombe un “vigneto di produzione” per “recuperare e promuovere l’importante sito archeologico in connessione con la valorizzazione delle tipicità del territorio”.

Si tratta di un progetto su cui l’Amministrazione ha “lavorato per anni”, ottenendo un finanziamento di 285mila euro nell’ambito dei fondi per la rigenerazione urbana. Un’idea che ha lasciato abbastanza sorpreso chi conosce il territorio di Valmontone, e in particolare le coltivazioni che vi possono attecchire.

Un vigneto alle catacombe di Sant’Ilario dovrebbe fare i conti in primo luogo con il terreno acido, che non si adatta alla coltura della vite. Poi va considerato che l’area è soggetta ad allagamenti, che a lungo hanno interessato anche le catacombe. Inoltre non è infrequente sentir parlare, per quella zona, di laghetti temporanei in cui si abbeverano i cinghiali.

Tra terreno e accumuli d’acqua, le condizioni non sembrano favorevoli all’impianto dei vigneti intorno alle catacombe di Sant’Ilario. Ma i soldi sono arrivati: se Bernabei vincerà riuscirà a realizzare il progetto?

La proposta di un nuovo cimitero, anche dedicato agli animali

Dall’altra parte Marco Gentili ha un’idea diversa per l’area intorno alle catacombe di Sant’Ilario. Il candidato sindaco di centro destra propone infatti di realizzare lì vicino il nuovo cimitero di Valmontone. La città da anni vive una continua emergenza cimiteriale, utilizzando in via straordinaria loculi dati in concessione ad altri.

Proprio a causa di questa emergenza la Giunta Latini ha pianificato l’appalto per la realizzazione di 144 nuovi loculi del cimitero comunale. Ma Gentili ritiene che anche l’ampliamento in corso sia solo una soluzione “tampone”. Così ha avanzato la proposta di fare un cimitero nuovo a Sant’Ilario per “riunire il passato al presente”.

Nel nuovo camposanto Gentili ha immaginato anche un’area dedicata alla sepoltura degli animali. “La nuova area cimiteriale – ha detto Gentili – risolverà in modo definitivo il problema della disponibilità dei loculi per i valmontonesi”. La realizzazione di un progetto del genere comporterà investimenti rilevanti. Ecco perché il futuro di Sant’Ilario entra a pieno titolo tra i punti qualificanti della campagna elettorale di Valmontone.

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