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Nessun cambio di passo verso un soggetto pubblico nella gestione dei rifiuti di Artena: servizio di nuovo ai privati
Il cambio di passo non c’è. Nonostante per anni le allora opposizioni alla Giunta Angelini abbiano auspicato l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti a un soggetto pubblico. O, addirittura, la gestione in proprio, sostenendo che il comune avrebbe risparmiato molti soldi.
Il Comune di Artena nei giorni scorsi ha concluso la gara avviata dalla Giunta Angelini per il rinnovo del servizio di gestione di rifiuti porta a porta. La gara è stata vinta dagli attuali gestori, che hanno offerto circa il 5% di ribasso sul prezzo a base d’asta. Nel complesso il servizio è stato affidato a un prezzo di 15,4 milioni di euro per sei anni, decorrenti da quello in corso.
La procedura di scelta del contraente, gestita dalla centrale unica di committenza (CUC) del Consorzio “I Castelli della Sapienza”, era stata avviata nell’ottobre del 2023. Il progetto di servizio era stato approvato nel marzo 2024 e la gara era stata avviata dalla CUC il 14 giugno 2024, con la sindaca Carocci in carica.
Il comune ha deciso l’aggiudicazione e l’affidamento del servizio il 31 dicembre 2024. L’Amministrazione, appena insediata, avrebbe potuto scegliere una strada diversa, bloccando la gara. Inoltre, fino all’aggiudicazione (ma anche fino alla futura stipula del contratto) il Comune avrebbe potuto revocare la gara, rivalutando l’interesse pubblico su una gestione pubblica del servizio.
Non sarebbe stata una sorpresa, visto che all’epoca dell’uscita da Lazio Ambiente gli attuali amministratori (dall’opposizione) contestarono duramente la scelta della Giunta Angelini di ricorrere al mercato. Le critiche arrivarono nonostante il risparmio ottenuto con la nuova gestione, la riduzione delle bollette Tari e il complessivo aumento dei dipendenti occupati (tra quelli rimasti a Lazio Ambiente e poi transitati in società regionali e quelli assunti dal nuovo gestore). Ci fu anche chi sottolineò l’assenza di dibattito pubblico intorno a scelte così rilevanti.
La Carocci, da capogruppo dell’opposizione, nel 2019 dichiarò: “Abbiamo sempre creduto che la gestione del servizio dovesse essere di natura pubblica e non abbiamo mai condiviso la scelta politica di fare una gara aperta ai privati“. Quella scelta è stata di fatto confermata dalla nuova sindaca. Una nuova scelta, eventualmente diversa, salvo colpi di scena, si potrà fare solo dopo le prossime elezioni, fra sei anni. Se ne discuterà forse alle prossime elezioni.