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La delibera del Consiglio di Lariano mette alle strette la politica veliterna
Nella vicenda dell’impianto di trattamento dei rifiuti organici di Lazzaria il “cerino” torna “al proprietario”, cioè al Consiglio di Velletri. La politica veliterna non potrà dunque contare sui larianesi per “togliere le castagne dal fuoco”. Il Consiglio di Lariano ha infatti schivato il rischio di attirare su di sé eventuali procedimenti per risarcimento danni. Perchè il problema ormai non sembra più “se fare o no l’impianto” della Volsca ma “chi pagherà i danni in caso di ripensamento dopo dodici di anni di decisioni prese?”.
Così, invece di prestarsi al “gioco” veliterno, i larianesi guidati dal Sindaco Maurizio Caliciotti hanno approvato a maggioranza un ordine del giorno che mette la politica veliterna con le spalle al muro. Il deliberato chiede appunto al Comune di Velletri di chiarire la sua posizione, anche in ragione dei possibili danni da risarcire alla Volsca e ai suoi soci.
Ecco l’ordine del giorno approvato e rimesso alla Volsca, al Comune di Velletri e al Comune di Albano:
Premesso che, a far data dal 2004, la società Volsca, successivamente all’acquisto dei terreni siti in Velletri – località Lazzaria, ha avviato l’iter autorizzativo per la realizzazione di un impianto per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
Considerato che il Consiglio Comunale, convocato per la seduta odierna, non è chiamato ad assumere una decisione pro o contro la realizzazione dell’impianto in questione; si riunisce, invece, per valutare la sospensione decisa dal Consiglio Comunale di Velletri dell’iter autorizzativo per la realizzazione dell’impianto in oggetto, già avviato dalla società Volsca con il beneplacito dell’Amministrazione Comunale di Velletri, che con tre delibere di Consiglio Comunale ha reiterato, nel tempo, il proprio interesse alla realizzazione dell’impianto sul proprio territorio.Sul punto possono svolgersi alcune considerazioni:
- in primo luogo, va rilevato che la anzidetta sospensione deliberata dal Consiglio Comunale di Velletri non ha impatto, di per sé, su un iter amministrativo che si svolge presso la Regione e che è stato avviato dalla società Volsca e, quindi, ovviamente non è idonea, da sola, a produrre effetti;
- in secondo luogo, la sospensione dell’iter autorizzativo per la realizzazione dell’impianto è una deliberazione in sé neutra che non consente, allo stato, di comprendere se preluda o meno ad una eventuale revoca di quanto già deliberato dal Comune di Velletri, socio di Volsca con quota di circa il 46,5%, in merito alla realizzazione dell’impianto;
- in terzo luogo, ogni decisione sulla realizzazione dell’impianto – e, a maggior ragione, sull’eventuale proposito di recedere dalla decisione già assunta della realizzazione dello stesso – deve essere necessariamente e formalmente estrinsecata dal Comune di Velletri in ambito societario e in quella stessa sede deve essere dibattuta ed approvata dall’organo assembleare; e ciò per almeno due ordini di motivi: innanzitutto perché l’ambito societario è quello istituzionale nel quale si realizza il confronto tra i componenti della compagine sociale e si determinano le scelte della società partecipata (Volsca, per l’appunto); e poi perché, nella situazione attuale, alla luce di quanto già deliberato e dell’iter autorizzativo attualmente pendente, ogni decisione sulla realizzazione o meno dell’impianto presenta conseguenze dirette sia sull’assetto patrimoniale di Volsca e sulla valorizzazione bilancistica dello stesso immobile (il terreno acquistato dalla Volsca ndr) sia in ordine ai costi finora sostenuti progettazione ecc.) che debbono essere valutate dai soci di Volsca, anche in relazione a possibili profili di responsabilità risarcitorie.
Per quanto premesso e considerato, dopo ampia discussione, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale a rimettere il presente ordine del giorno all’attenzione della Società Volsca e di tutti i suoi Soci affinché, nell’ottica di un confronto costruttivo, venga chiarita la posizione del Comune di Velletri in ordine alla realizzazione dell’impianto e vengano assunte le necessarie conseguenti determinazioni.
È rimasto deluso chi voleva che fossero i larianesi a cavare la politica veliterna dai guai in cui si è messa. Le poche righe del Consiglio di Lariano, approvato a maggioranza, dicono infatti che: l’idea e gli atti fondamentali li ha fatti il Comune di Velletri in oltre dieci anni; la “sospensione” deliberata dal Consiglio di Velletri è ininfluente sull’iter che si svolge in Regione; qualsiasi ripensamento avrebbe a questo punto effetti patrimoniali sulla Volsca che qualcuno, in qualche modo, dovrà pagare; deve quindi essere il Comune di Velletri a chiarire cosa intende fare.
Tra l’altro in Consiglio lo stesso Sindaco Caliciotti ha dichiarato che “Lariano non farà le barricate per realizzare l’impianto”. Insomma pare che a cinquant’anni dall’autonomia comunale sia infine Lariano a pretendere che Velletri diventi “grande”.