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Il ricorso chiede di annullare il decreto del Prefetto che diffida il Presidente del Consiglio a convocare l’Assise
La battaglia legale tra maggioranza e opposizione va avanti. Dopo la diffida da parte del Prefetto a convocare il Consiglio comunale, l’Amministrazione ha presentato un ricorso al Tar contro il provvedimento prefettizio. Alla schermaglia legale sul reintegro della Centofanti (che a metà febbraio vedrà celebrarsi l’udienza davanti al Consiglio di Stato) se ne aggiunge quindi un’altra.
La decisione della Giunta è supportata da un parere di uno studio legale e da quello della “Direzione Centrale relazioni istituzionali, comunitarie e autonomie locali” (si presume del Ministero ma nella delibera non è specificato). Ricordiamo che il motivo del contendere è la convocazione del Consiglio comunale per trattare la mozione di sfiducia, firmata da sei Consiglieri. La mozione va firmata dai 2/5 dei Consiglieri. Secondo le opposizioni e un dipartimento del Ministero sei firme bastano (i 2/5 sarebbero 6,4 firme); secondo il Presidente del Consiglio, l’Amministrazione e i pareri da essi richiesti, il numero di firme necessario è invece 7. Inutile dire che l’approvazione della mozione azzererebbe la volontà popolare espressa alle elezioni, portando ad Artena un Commissario. Inoltre il Prefetto potrà comunque convocare il Consiglio comunale, anche se il ricorso al Tar è pendente.
La decisione della Giunta, come è ovvio, non piace alle opposizioni che da dicembre hanno presentato la mozione di sfiducia, per questo motivo Silvia Carocci ha parlato di un Sindaco “attaccato alla poltrona” annunciando un esposto alla Corte dei Conti. Da parte sua Felicetto Angelini ha smentito l’attaccamento alla poltrona e ha parlato di “opposizione vergognosamente irresponsabile che lavora per portare ad Artena il Commissario prefettizio”. Di seguito le dichiarazioni delle parti in gioco.
Carocci: “Quello che sta facendo il Sindaco è una cosa mai vista”
“Quello che sta facendo il Sindaco – ha dichiarato Silvia Carocci -, rispetto la mozione di sfiducia, è una cosa mai vista. Angelini non ha più la maggioranza ormai da più di un mese e anziché presentarsi in Consiglio per prendere atto di una situazione che lui stesso ha generato, inventa ogni giorno un sotterfugio per sfuggire alla realtà. Oggi si è inventato il ricorso al Tar contro il Prefetto che aveva diffidato il Presidente a convocare il Consiglio. Questo atteggiamento, che ricorda perlopiù quello di un bimbo che fa di tutto per marinare la scuola e non certo quello di un Primo Cittadino, ci convince ancora di più della nostra iniziativa. Il profondo attaccamento alla poltrona forse nasconde grandi interessi che devono essere curati nei prossimi mesi e che un commissario può far saltare. Richiamiamo il Sindaco e la sua maggioranza ad un atto di responsabilità e di coraggio: si convochi immediatamente il Consiglio Comunale. Faremo un esposto alla Corte dei Conti per questo sperpero di denaro pubblico: perché il ricorso al Tar ovviamente lo pagheranno i cittadini”.
Angelini: “Artena non ha bisogno di bassa politica ma di Consiglieri seri e responsabili”
“Nessun attaccamento alla poltrona – ha replicato Angelini -, stiamo trovando un’opposizione, in alcuni membri, vergognosamente irresponsabile. Invece di aiutare lavorano per portare il Commissario Prefettizio massima sciagura per qualsiasi Comune. Peraltro la Carocci parla parla quando basterebbe portare 7 firme per convocare il Consiglio Comunale ed evitare qualsiasi interpretazione della legge. Queste 7 firme ce l’hanno o no? E se non ce l’hanno come fanno per arrivare a 9 voti!?!? Artena non ha bisogno di bassa politica ma di consiglieri seri e responsabili“.