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“Se il prezzo non sale andremo a piazza Venezia per…” Il video esclusivo: dalle porte di Roma le aziende della provincia rilanciano la protesta sarda nel Lazio
Artena, a pochi chilometri da Roma, è una delle città con più aziende attive nella pastorizia, che rientrano nel territorio dell’abbacchio romano e del pecorino romano. Si contano oltre venti famiglie dedite all’allevamento di ovini. Un’economia che vive vedendo animali e latte, con migliaia di capi ovini sparsi su tutto il territorio.
È quasi naturale, allora, che la solidarietà verso i pastori sardi sia stata rilanciata questa mattina nel Lazio da Artena, dove stamattina si sono riuniti i pastori della città insieme a quelli di Giulianello di Cori, di Lariano, Rocca di Papa e Carchitti di Palestrina. Quindici aziende che contano oltre seimila capi ovini e che parlano con la voce di Mirko Cannella che esprime il disagio di un intero comparto: quello dei pastori e anche dei “contoterzisti”. I problemi dichiarati sono quelli del basso prezzo del latte, del basso prezzo delle carni e dei pagamenti “fino a 240 giorni”, che poi si ribaltano anche sui “contoterzisti” che lavorano la terra.
Dopo diverse riunioni avvenute a Fiano romano e nel resto del territorio laziale, l’obiettivo è esprimere solidarietà ai sardi e unirsi nella protesta per un prezzo del latte più congruo, lanciando anche l’idea di una nuova forma di protesta pacifica: “Se non aumentano il prezzo del latte – ha detto Cannella – andremo pacificamente a piazza Venezia a Roma a fare il formaggio e ad offrirlo a chi ne ha bisogno perché se continua così non ce la facciamo più”.