Lazio Ambiente: la Cgil attacca Zingaretti

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Il direttore del personale tra i lavoratori

La Cgil attacca il presidente della Regione Lazio. A richiamarlo alle sue responsabilità sulla gestione di Lazio Ambiente è il segretario comprensoriale della federazione Funzione Pubblica della Cgil, Fabrizio Samorè, nella mattina in cui i lavoratori della società si sono ritrovati davanti alla sede sociale per manifestare pubblicamente le proprie rivendicazioni.

“Per la prima volta – ha dichiarato Samorè – la Regione Lazio proprietaria di Lazio Ambiente opera licenziamenti in un’azienda pubblica. Il fatto gravissimo evidenzia un cambio di atteggiamento nei confronti dei problemi sociali e dell’occupazione da parte dell’Amministrazione Zingaretti. Questo – prosegue il segretario comprensoriale -, nel quadro della completa perdita di competitività dell’azienda pubblica che sta portando alla progressiva perdita di diversi appalti nell’ambito della raccolta dei rifiuti con l’inizio di un percorso di trasferimento a soggetti privati di questa attività (tra gli altri, vedi quanto sta facendo il Comune di Artena ndr). Questo anche in un quadro di assenza progettuale e strategica da parte della Regione nel sistema dei rifiuti, settore delicato e ad altissimo rischio di infiltrazione. A tutto ciò si aggiunga che nel quadro della dismissione annunciata – ha proseguito Fabrizio Samorè – ci si sta domandando quale sarà il soggetto privato a cui si intende cedere l’attività di termovalorizzazione e le garanzie occupazionali e ambientali che al nuovo soggetto verranno imposte per poter operare in un territorio che ha già pagato e sta pagando sul piano sociale complessivo un prezzo altissimo nel più totale silenzio dei Sindaci e della maggior parte dei politici del territorio”.

La società ha tra gli altri problemi una questione dolorosa aperta: quella degli esuberi. Quanti sono e qual è la posizione del sindacato? È ancora Samorè a parlare: “Ci sono circa 80 esuberi. Stiamo chiedendo garanzie occupazionali di reimpiego nell’ambito degli investimenti previsti dal Mise sull’area di crisi complessa della Valle del Sacco che possono essere destinate al ciclo combinato dei rifiuti”.

Durante la mattinata di sciopero tra i lavoratori è sceso il direttore del personale, Adamo, per comunicare la disponibilità dell’azienda ad incontrare una delegazione dei manifestanti.

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