Lindano, bonifica e monitoraggio: così si procederà nella Valle del Sacco

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1730 ettari da caratterizzare, 500 punti prelievo e 13 mesi di lavoro: ecco come si intende intervenire per la bonifica della Valle del Sacco

Le strade più efficaci per migliorare la situazione ambientale dei siti contaminati sembrano essere il biomonitoraggio animale e la valutazione epidemiologica della popolazione. Queste sono le principali novità emerse dal convegno che si è svolto sabato 10 ottobre a Colleferro sul Sito di interesse nazionale della Valle del Sacco, zona interessata da contaminazione di Lindano.

Nell’ambito LINDANET, tra l’altro, il SIN della Valle del Sacco ha avuto il primato nel realizzare un sistema di studio epidemiologico sulla popolazione, attraverso i risultati delle analisi ematiche che avrebbero riportato l’ eventuale presenza di betaesaclorocicloesano nel sangue. I dati rilevati sulla presenza nella popolazione colleferrina di bHCH nel sangue avevano infatti allarmato, dimostrando come la molecola avesse effetti devastanti non solo sull’ambiente ma anche sulla popolazione della zona interessata.

L’obiettivo dell’incontro è stato rendere consapevole la cittadinanza dei progressi raggiunti nella zona negli anni grazie anche a Lindanet, ovvero: Germania, Polonia, Repubblica Ceca, le regioni spagnole di Galizia e Aragona e l’Italia, con la zona del fiume Sacco, per un’ area totale di 651 chilometri quadrati, lungo 45 chilometri lungo il fiume comprendente 19 comuni, da Colleferro a Falvaterra, in confluenza del fiume Liri.

500 punti prelievo per monitorare il suolo in 13 mesi

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