Angelini: “Ci siamo uniti per il bene di Artena”

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Augusto Angelini con Carocci: “Abbiamo condiviso battaglie politiche e la gente ci ha fatto capire che era giusto fare una lista unica per il bene di Artena”

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Silvia Carocci e Augusto Angelini

Augusto Angelini cinque anni fa era stato il quinto degli eletti della maggioranza di Felicetto Angelini. Nel 2021 si è dimesso da Presidente del Consiglio, rinunciando quindi all’indennità, ed è passato all’opposizione. Ora è candidato con la lista “Artena Cambia Insieme”, capitanata da Silvia Carocci.

Alle precedenti elezioni, era candidato con l’attuale maggioranza. Ora è con Carocci, che è successo?
Avevo preso una pausa di 7 anni per motivi personali dopo essere stato assessore ai servizi sociali. Nel 2019 venni contattato per candidarmi come rappresentante del centro storico, dove ho un’attività socio-culturale. Mi avevano detto che era importante che ci fosse una persona che conoscesse le necessità del centro storico e ho dato la mia disponibilità. L’ho fatto perché, insieme a tanta gente, pensavo che con i 7 milioni di euro del Ministero dell’Interno si sarebbe potuto dare un nuovo impulso alla città.

Quei soldi andavano spesi per strade, scuole e per la sicurezza dei costoni rocciosi che erano pericolanti. La mia candidatura ha avuto successo: sono arrivato tra i primi cinque e sono stato eletto Presidente del Consiglio comunale. Ho cercato di gestire l’assise comunale con la massima democrazia, impegnandomi nel dialogo con l’opposizione e nel rinnovo dello statuto e del regolamento comunale.

Dopo il covid, pur essendo Presidente del Consiglio, ho visto che l’azione amministrativa si è caratterizzata solo per le azioni legali, per i contrasti con i dipendenti e per le cause con le aziende fornitrici. Inoltre, il Cep è stato un grande fallimento per tutti, tanto che ora il comune è ancora in contenzioso. Inoltre, ricordo che le farmacie erano chiuse, generando grandi difficoltà sociali. I lavori pubblici non partivano e i problemi del popolo non venivano risolti.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la centrale biometano. Mi ero candidato insieme ad altri consiglieri con l’accordo che la centrale non si sarebbe più fatta, stante il no del Comune, tanto che nel programma elettorale non era indicata. Ma poi il tecnico ha dato un parere positivo alla realizzazione, senza dire nulla ai consiglieri.

Ci siamo trovati in modo passivo a vedere una cosa che non faceva parte del programma amministrativo e io ho tratto le conseguenze, passando all’opposizione. Man mano sono usciti dalla maggioranza altri consiglieri anche per altri contrasti interni, tra cui le difficili condizioni del bilancio.

E poi perché schierarsi con Carocci?
Perché all’opposizione avevo costituito un gruppo denominato Artena Resiste, che si era collocato nella minoranza, dove c’erano anche i gruppi Artena Insieme di Erminio Latini e Artena Cambia di Silvia Carocci. Quindi abbiamo condiviso alcune battaglie in consiglio comunale, tra cui le critiche all’isola ecologica mai terminata, il ciclo dei rifiuti mai completato, la necessità di spostare il consultorio, le richieste di riaprire la farmacia e di completare i lavori di scuole e strade.

Per la scuola di Ponte del Colle ci siamo dovuti attivare noi per reperire il finanziamento necessario a mettere in sicurezza uno dei solai e ci siamo riusciti grazie all’assessore regionale Alessandri. E poi abbiamo fatto i ricorsi al Tar contro il voto del vice sindaco esterno vicario, che abbiamo perso nonostante credo ancora che quel voto non poteva essere espresso.

In questi anni Artena è arretrata ancora per servizi e decoro urbano. I finanziamenti non sono stati spesi nei tempi giusti. La Giunta Angelini è stata una grande delusione e già nel 2021 ho io deciso di fare un passo indietro per prendere le distanze da una gestione fallimentare. Per dare una scrollata all’amministrazione ci siamo anche tutti dimessi da consiglieri di opposizione, ma nemmeno questo è servito a smuoverli.

Nel programma di Carocci non c’è nessun riferimento alla Biometano. Perché?
Carocci si è sempre espressa nettamente contro la Biometano del Colubro. Quella centrale rimane una soluzione che non vogliamo. Non so quanti posti di lavoro possa portare, ma credo che ne farà perdere di più alle aziende del posto e che i disagi e gli svantaggi sarebbero più gravi dei vantaggi.

Credo che Artena non possa continuare a veder realizzare queste iniziative a macchia di leopardo, senza avere una visione d’insieme della città. Abbiamo aree di notevole pregio ambientale. Chi amministra dovrebbe tutelare il patrimonio naturalistico e culturale di Artena, dicendo no a sfregi ambientali e conservando il centro storico e le sue tradizioni.

Carocci, Latini e Augusto Angelini: perché una grande coalizione invece di una lista omogenea?
Abbiamo condiviso tante battaglie e abbiamo capito di avere un percorso comune, condividendo le scelte con la maggior parte dei cittadini. La gente ci ha fatto capire che per il bene di Artena era giusto mettersi insieme. Se si condividono le battaglie politiche, perché non fare una lista unica per risolvere i problemi dei cittadini e fare il bene della città?

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