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Oggi pomeriggio i consiglieri di Artena si riuniscono al Granaio. C’è l’incognita della possibile videoconferenza predisposta ieri
I consiglieri comunali di Artena si apprestano a combattere la battaglia del rendiconto. Dopo tante sedute burrascose, caratterizzate da carte bollate, quella che si aprirà alle 14 non sembra essere da meno. All’ordine del giorno ci sarà il piano finanziario della Tari e il rendiconto del 2021.
Il bilancio dell’anno scorso è il punto più critico. Il prefetto ha già diffidato il consiglio perché i termini per dare l’ok al documento sono ampiamente scaduti. I consiglieri devono approvare il bilancio predisposto dal commissario prefettizio, pena il commissariamento integrale. Si tratterà di un bilancio che apre prospettive di “lacrime e sangue”. Ma chi lo voterà?
Il punto è che i consiglieri comunali sono ancora divisi esattamente a metà. Infatti dopo l’ultimo provvedimento della magistratura il consigliere Pecorari non può venire ad Artena. Dunque alle 14 in consiglio ci saranno sette consiglieri di maggioranza e sette delle opposizioni.
Pecorari, che non è più sospeso dal ruolo di Consigliere, ieri ha chiesto di esercitare il proprio diritto al voto partecipando in videoconferenza. Il presidente del consiglio gli ha accordato la possibilità, ampliando a tutti i consiglieri la possibilità di fare altrettanto.
L’ennesimo duello
Ma c’è una questione irrisolta, lasciando da parte la ratio del provvedimento della magistratura. Si tratta della legittimità di un consiglio in videoconferenza o misto in assenza di un regolamento comunale. Nella disposizione del presidente del consiglio, si è richiamato un suo decreto del periodo pandemico, autorizzato da una legge di emergenza che è venuta meno.
A questo punto per un consiglio in videoconferenza ci vorrebbe un regolamento, che però ad Artena non è stato mai approvato. Su questo punto, probabilmente, oggi pomeriggio si giocherà l’ennesima battaglia politico-amministrativa, con eventuali strascichi legali. E la solita prospettiva: lo scioglimento del consiglio comunale per mancata approvazione del rendiconto entro i termini.
In quest’ultima eventualità, si potrebbe aprire la procedura di commissariamento integrale. Significa che il Prefetto potrebbe sciogliere il consiglio comunale e conferirne i poteri al commissario che è già in carica, in sostituzione del sindaco e della giunta. Ma come abbiamo già detto, dalla sentenza sul vice sindaco in poi, in questo reality non c’è più nulla di prevedibile, men che meno di scontato.
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