Artena, buoni spesa: ecco l’avviso e le modalità di richiesta per chi ha bisogno

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La Giunta comunale ha approvato i criteri di assegnazione dei buoni finanziati dal Governo e dalla Regione. Per ottenerli bisogna presentare un’istanza. Lara Caschera: “Cercheremo di soddisfare il maggior numero di persone dando priorità a chi non ha reddito né percepisce sussidi ma faremo anche controlli capillari perché non vogliamo che qualcuno se ne approfitti”

L’Amministrazione comunale di Artena ha stabilito le modalità per richiedere i buoni spesa finanziati dal Governo e dalla Regione Lazio e ha pubblicato un avviso in cui si invitano gli operatori commerciali a convenzionarsi per accettare i buoni. Ma veniamo ai criteri di assegnazione e ai beni che saranno acquistabili. Li ha decisi la Giunta comunale ieri, approvando anche l’avviso pubblico (scaricalo qui) e i moduli con cui chiedere i buoni. A disposizione ci sono 175 mila euro, cioè la somma dei 119 mila euro assegnati dal Governo e dei 56 mila euro stanziati dalla Regione Lazio.

“Abbiamo applicato le linee guida della Regione e dell’Anci – ha dichiarato l’assessore ai Servizi Sociali Lara Caschera – cercando di andare il più possibile incontro alle esigenze concrete dei cittadini e della collettività, dando la priorità alle persone prive di reddito e di sussidi pubblici. Malgrado ciò – ha proseguito Caschera – i controlli saranno capillari perché non vogliamo che nessuno degli aventi diritto sia escluso né che ci sia chi se ne approfitti”.

A quanto ammontano le sovvenzioni, quali prodotti si potranno acquistare e dove

I prodotti acquistabili saranno: prodotti alimentari, per l’igiene personale (ivi compresi pannolini, pannoloni, assorbenti) e prodotti per l’igiene della casa, prodotti farmaceutici. Questi beni potranno essere acquistati con i buoni soltanto nel territorio del Comune di Artena presso gli esercizi convenzionati, il cui elenco sarà pubblicato non appena saranno arrivate le adesioni. Inoltre, come previsto dalle linee guida delle Regione armonizzate con quelle della Protezione Civile, si potranno spendere non più di 100 euro di buoni a settimana.

Ogni buono avrà un valore di 5 euro e l’assegnazione ai nuclei familiari in stato di bisogno andrà in base al numero di persone che ne fanno parte. A nuclei fino a 2 persone andranno buoni per 200 euro; a nuclei da 3 a 4 persone andranno buoni per 300 euro; a nucleo da 5 persone in poi andranno buoni per 400 euro. Se nel nucleo familiare ci saranno portatori di handicap o soggetti affetti da patologie croniche, l’importo potrà essere aumentato.

Come chiedere i buoni spesa

Per avere i buoni spesa bisognerà presentare un’istanza (si può scaricare qui) e lo potrà fare soltanto l’intestatario di scheda anagrafica (il cosiddetto capofamiglia) e/o Tari. Firmando tale domanda si dichiarerà “di far parte di un nucleo familiare particolarmente esposto agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e di essere in stato di bisogno”. Il motivo di tale stato di bisogno andrà descritto e bisognerà anche dichiarare: il numero di persone facenti parte del nucleo familiare; il reddito a disposizione (o l’assenza di reddito); di non percepire altri sussidi pubblici (come ad esempio reddito di cittadinanza, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale) o di riceverne indicando anche la persona che lo percepisce e l’importo. Si ricorda che una dichiarazione falsa può essere punita ai sensi del codice penale.

La richiesta può essere già fatta. L’Istanza (potete scaricarla qui) va presentata allegando il proprio documento d’identità in uno dei seguenti modi: tramite e-mail all’indirizzo servizisociali@comune.artena.rm.it; in forma cartacea in “appositi contenitori messi a disposizione dall’amministrazione comunale, opportunamente sigillati, nei quali potranno inserire la propria istanza, dalle ore 9,00 alle 13,00, dal lunedì al venerdì”; infine “nei casi strettamente necessari, di oggettiva impossibilità, sarà inoltre possibile telefonare al servizio sociale comunale che provvederà ad inviare al domicilio del richiedente personale incaricato dal Comune”.

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