Artena Cambia: “Solidarietà al Sindaco ma sulla sfiducia vicenda assurda”

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

I Consiglieri Carocci, Imperioli e De Castris replicano al Primo cittadino e fanno sapere che chiederanno l’intervento del Prefetto

I Consiglieri comunali di “Artena Cambia” hanno espresso la propria solidarietà al Sindaco Felicetto Angelini, destinatario di una lettera minatoria recapitata venerdì scorso in Comune in busta chiusa. Detto questo, la polemica tra maggioranza e opposizione sulla convocazione del Consiglio per la trattazione della mozione di sfiducia non accenna a placarsi. La risposta al Primo cittadino, che sabato scorso ha fatto il suo ultimo “Rapporto alla città”, è arrivata ieri con un comunicato a firma di Silvia Carocci, Marco Imperioli Diamante e Fabrizio De Castris che riportiamo di seguito.

Abbiamo appreso della notizia di una lettera minatoria fatta pervenire anonimamente al Sindaco e non possiamo che esprimergli la nostra solidarietà condannando questo ignobile gesto. Detto questo è ovvio che alle dichiarazioni fatte ieri su altre vicende, Angelini l’ha sparata grossa. Il numero di consiglieri firmatari della mozione è più che sufficiente: sul punto è intervenuta anche la Prefettura. Piuttosto ci chiediamo come mai non sia stato ancora convocato il Consiglio. La mozione è stata presentata il 22 dicembre, doveva discutersi entro il 21 gennaio eppure ad oggi non è stato convocato il Consiglio. Ovviamente di questa grave violazione del termine previsto dalla legge informeremo il Prefetto a cui chiederemo di intervenire. Sulla sfiducia è ovvio un fatto: Angelini non ha più la maggioranza e se non avesse buttato fuori illegittimamente Sara Centofanti dal Consiglio già starebbe a casa. È proprio sulla vicenda di Centofanti che ci sembra tutto assurdo. Come afferma la sentenza, la consigliera non è mai decaduta infatti le delibere sono state dichiarate nulle. La manfrina fatta dal Sindaco e dai suoi assessori per non prendere atto della decisione può significare solo una cosa: troppi interessi in gioco per rinunciare alla poltrona. In questi anni, proprio di interessi si sono occupati ma non quelli della nostra comunità bensì di pochi imprenditori. Hanno proposto solo biometano, fungaia, cimitero ecc.. Angelini deve smetterla di promettere posti di lavoro inesistenti perché sappiamo tutti che le uniche opere per le quali si è speso avevano a fondamento tornaconto per pochi, compresi svariati milioni di contributi pubblici che arricchiscono solo soggetti coinvolti, nulla più. La farmacia comunale, il Palazzetto dello Sport, una sala polivalente, la riqualificazione del centro storico, l’isola ecologica? Queste erano le opere che Artena aspettava e voleva vedere realizzate in questi cinque anni. Sono rimaste tutte promesse per una prossima campagna elettorale. Liberiamo Artena da questi cialtroni e costruiamo insieme una comunità dove le persone siano al centro dell’azione amministrativa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp Contatta La Tribuna