Artena, gli arretrati dei dipendenti comunali irrompono nella campagna elettorale

I rappresentanti sindacali dei dipendenti del Comune di Artena hanno prospettato azioni legali. Augusto Angelini: “Chi lavora deve essere pagato”

Continua a non esserci pace tra gli amministratori comunali e i dipendenti del Comune di Artena. Con due lettere i rappresentanti sindacali dei dipendenti sono tornati a chiedere il pagamento degli arretrati e di alcune somme di un progetto della Polizia locale.

Lo hanno fatto con due lettere: una di uno studio legale incaricato dalla CISL, che mette in mora il comune di Artena e lo diffida a erogare le risorse del 2021 e del 2022. L’altra delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), che chiedono la liquidazione del Progetto Obiettivo Polizia Locale.

La vicenda irrompe nella campagna elettorale in corso: la lettera delle RSU è infatti indirizzata non solo al sindaco, ma anche all’assessore al personale, Eleonora Palone, candidata in questa tornata elettorale con la lista di Tamara Latini.

Augusto Angelini: “Non si può far cassa togliendo i diritti ai lavoratori”

E sulla questione arriva già il primo commento politico. “I dipendenti comunali – dichiara Augusto Angelini, candidato con Silvia Carocci – sono il vero motore del comune perché, al di là delle Amministrazioni, lavorano tutti i giorni per portare avanti l’attività comunale. Ho sostenuto le rivendicazioni sindacali dei dipendenti comunali in piazza perché hanno lavorato dando assistenza ai cittadini, specialmente durante il covid, ed è giusto che siano pagati”.

“Anche se il Comune è in condizioni di bilancio rimaneggiate – ha aggiunto Angelini -, non si può far cassa togliendo i diritti ai lavoratori, che sono già in sotto organico di almeno il trenta percento rispetto a quelli che dovrebbero perché – ha aggiunto – in questi anni non si è mai fatta una politica del personale efficace per reintegrare il personale di Polizia locale e degli uffici tecnici e amministrativi”.