Artena: la Corte boccia il Piano, Comune verso il dissesto salvo colpi di scena

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Il Comune di Artena ha reso noto che la Corte dei Conti ha bocciato il Piano di riequilibrio pluriennale: si va verso la dichiarazione di dissesto

comune artena

Ieri l’Amministrazione comunale di Artena ha reso noto che la Corte dei Conti ha bocciato il Piano di riequilibrio finanziario approvato dal Consiglio comunale nel 2022. Di conseguenza, salvo colpi di scena – a cui il Comune di Artena di solito ci ha abituato -, si andrà verso il dissesto finanziario dell’ente. Di seguito il comunicato del sindaco Silvia Carocci.

Oggi, presso la Corte dei Conti, si è tenuta l’udienza per la discussione del Piano di Riequilibrio Finanziario approvato dal Consiglio Comunale nel 2022. Purtroppo, la sentenza ha decretato la bocciatura del piano presentato.

Nei prossimi giorni verrà notificata una comunicazione ufficiale, a seguito della quale verrà formalmente avviata la procedura di risanamento finanziario. Come già evidenziato più volte a tutti i consiglieri comunali, la situazione economico-finanziaria dell’ente, ereditata all’inizio del nostro mandato, era gravemente compromessa.

È importante ricordare che il nostro gruppo politico, nel 2022, sedeva tra i banchi della minoranza e si era espresso con voto contrario al piano di riequilibrio allora approvato. Già allora avevamo sollevato forti perplessità sulla sostenibilità e sull’efficacia di quella proposta, purtroppo oggi confermate dalla decisione della Corte.

Desideriamo rassicurare tutti i cittadini: i servizi essenziali continueranno a essere garantiti. L’Amministrazione sarà in prima linea per tutelare le fasce più deboli, sostenere il tessuto economico-sociale e accompagnare la città in questo percorso con la massima attenzione, serietà e trasparenza.

Siamo consapevoli che si tratta di una sfida complessa, ma siamo fiduciosi che, con l’impegno e con il contributo di tutti, saremo in grado di superarla. Solo attraverso il lavoro quotidiano, la collaborazione istituzionale e il senso di comunità potremo uscire da questa fase difficile e costruire un domani più stabile e sostenibile.

Non appena riceveremo dettagli più puntuali sulle motivazioni della sentenza, provvederemo a informare tempestivamente la cittadinanza.
Il Sindaco Silvia Carocci

I prossimi passi. Cosa succederà dopo la dichiarazione di dissesto

La procedura prevede che il Prefetto assegni al Consiglio comunale un termine di venti giorni per la dichiarazione di dissesto, termine che parte dalla comunicazione prefettizia. La legge prevede che la dichiarazione di dissesto porti ad insediarsi un organo straordinario di liquidazione per l’incasso dei crediti e il pagamento dei debiti. Inoltre, in forza di tale dichiarazione: i creditori non possono intraprendere azioni esecutive fino all’approvazione del rendiconto di liquidazione; sono dichiarate estinte d’ufficio le procedure esecutive in corso per le quali l’ente non si sia opposto o sia stata rigettata l’opposizione e il giudice inserirà nella massa passiva gli importi relativi a tali procedure.

Ci sono altre conseguenze: fino all’approvazione del rendiconto di liquidazione, i debiti del comune che ricadono nella massa passiva non produrranno interessi e non possono essere assunti nuovi mutui, salvo alcune eccezioni. Insomma, la gestione dei crediti e dei debiti passerà in mano all’organo straordinario di liquidazione.

Quanto alle prerogative del Consiglio, l’organo dovrà approvare un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato da inviare al Ministero dell’Interno per l’approvazione. Inoltre, il Consiglio avrà l’obbligo di alzare al massimo (se non lo sono già) i tributi e le tariffe per i cinque anni successivi all’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Spetterà invece alla Corte dei Conti individuare eventuali responsabilità di chi potrebbe aver causato il dissesto.

WhatsApp Contatta La Tribuna