Demolizioni: il Pd di Artena raccoglie le firme per “verificare la possibilità di evitarle”

Il Circolo del Pd di Artena avvia una raccolta firme da inviare all’Amministrazione comunale per “verificare la possibilità di evitare le eventuali demolizioni di edifici sorti spontaneamente sul territorio di Artena per la necessità quale prima abitazione”. Una raccolta che “serve inoltre a chiedere agli enti preposti di verificare il possibile recupero urbanistico dei fabbricati finiti e in buone condizioni”.

L’iniziativa avviene ad un anno e mezzo dalla prima missiva arrivata in Comune con cui la Procura della Repubblica di Velletri chiedeva agli uffici comunali di relazionare sulle situazioni degli immobili dichiarati abusivi con sentenze diventate irrevocabili (si tratta di cinquanta sentenze per abusivismo divenute irrevocabili tra il 1996 e il 2015).

La prima esecuzione di un ordine di demolizione impartito con sentenza irrevocabile, curata direttamente dalla Magistratura, era prevista per lunedì ma è stata per il momento rinviata per alcune particolari condizioni che approfondiremo su “La Nuova Tribuna” in edicola sabato. Una seconda demolizione era prevista per il 1° marzo ma è stata anch’essa rinviata perchè il proprietario dell’immobile ha presentato un ricorso. Le demolizioni in questione saranno effettuate grazie ad un fondo messo a disposizione dalla Regione Lazio e le spese saranno addebitate ai proprietari degli immobili abusivi.

Ora il nuovo segretario del Pd, Cristian Acciarito, eletto nel mese di febbraio, lancia la raccolta firme e spiega: “Il Partito Democratico intende promuovere una raccolta di firme per cercare di evitare le demolizioni. Sappiamo che ci sono delle sentenze e che la strada sarà difficile, ma senza illudere nessuno ci impegneremo affinché si possa trovare una soluzione diversa dell’abbattimento! Oltre alla raccolta firme faremo una assemblea a data da destinarsi con alcune persone e avvocati che hanno formato comitati no demolizioni nei paesi limitrofi dove saranno invitati anche i cittadini”.