Fassa: i nodi occupazionali vengono al pettine

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L’azienda mette le cose in chiaro con l’Amministrazione di Artena: che fare del centinaio di lavoratori diretti e indiretti?

Che fine faranno i lavoratori della Fassa Bortolo di Artena? I nodi occupazionali sono venuti al pettine ieri, in un vertice in comune tra azienda, Amministrazione e sindacati. Dopo la relazione commissionata per volontà del sindaco, che ha riguardato la situazione delle carte comunali degli ultimi decenni, l’azienda avrebbe messo le cose in chiaro.

L’impresa avrebbe chiesto alla politica che governa Artena che intende fare. Cioè se intende mettere in forse l’intero stabilimento. Nel qual caso l’impresa sarebbe pronta a chiudere la struttura di Artena. Accanto all’azienda ieri hanno manifestato i lavoratori e i sindacati. Dal punto di vista occupazionale si starebbe parlando di una sessantina di lavoratori diretti e di altrettanti indiretti.

Dopo che il Comune ha fatto propria la relazione approfondita sullo stato urbanistico e amministrativo dell’azienda, per poi mandarla alle autorità competenti, ora la passa torna di nuovo all’Amministrazione artenese. E intanto nella politica è scoppiata la polemica. In merito, sono intervenuti il sindaco Silvia Carocci, i consiglieri di opposizione Latini e Puliti e il capo gruppo di maggioranza Attilia Donnini.

La dichiarazione del sindaco Silvia Carocci

Questa mattina abbiamo ricevuto una delegazione degli operai dello stabilimento Fassa di Artena, a seguito della manifestazione che si è svolta sotto la sede comunale.

Sin dal nostro insediamento, abbiamo affrontato questa vicenda con serietà e determinazione, consapevoli che in gioco ci sono due diritti fondamentali e irrinunciabili: il diritto al lavoro e il diritto alla salute.

I lavoratori ci hanno espresso le loro difficoltà e la loro legittima preoccupazione per il futuro. Comprendiamo queste istanze, perché dietro ogni posto di lavoro c’è una famiglia, c’è il sacrificio di chi ogni giorno contribuisce allo sviluppo del nostro territorio. Ma il nostro dovere, come amministrazione, è anche quello di tutelare la salute pubblica e il benessere collettivo. Per questo guardiamo con grande attenzione all’impatto che il nuovo impianto proposto dall’azienda potrebbe avere sul nostro territorio e sulla qualità della vita dei cittadini, soprattutto considerando che in quell’area è già stato autorizzato un impianto di biometano.

Voglio ribadire con fermezza che questa amministrazione non ha mai ostacolato l’impianto esistente, dove attualmente lavorano gli operai che oggi hanno manifestato. Al contrario, siamo sempre stati favorevoli a uno sviluppo produttivo che crei occupazione e crescita economica. Le nostre perplessità riguardano esclusivamente l’ampliamento, che prevede la costruzione di due forni e che potrebbe avere conseguenze rilevanti per il territorio e per la salute dei cittadini.

Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo un modello di sviluppo che garantisca occupazione senza compromettere la salute, la sicurezza dei cittadini e il futuro della nostra comunità. Artena ha bisogno di lavoro, ma ha anche diritto a un ambiente sano e vivibile.

Continueremo a seguire ogni sviluppo con la massima trasparenza e determinazione, consapevoli che ogni scelta debba sempre rispettare il territorio e le comunità che lo vivono.

Silvia Carocci

L’intervento dei Consiglieri Latini e Puliti

Si pubblica la nota di risposta alla Presidente del Consiglio, in ordine alla richiesta di esprimere un parere di contrarietà rispetto all’ampliamento dello stabilimento Fassa, stante l’assenza della scrivente alla riunione dei capigruppo.

Proprio per questo, si è ritenuto opportuno, formalizzare le proprie considerazione rispetto a quanto sopra. Io e il Consigliere Comunale Cristiano Puliti, ci teniamo a rimarcare la mancanza di azioni repentine e concrete nella vicenda in questione. All’attenzione di tutti:

“Gentile Presidente,
in riferimento alla Sua richiesta, trasmessa in allegato, si rappresenta quanto segue. I sottoscritti consiglieri, Tamara Latini e Cristiano Puliti, hanno più volte espresso il proprio parere in merito alla questione dell’ampliamento dello stabilimento Fassa, in particolare durante il Consiglio comunale del 27 dicembre 2024. In tale occasione, è stata avanzata, purtroppo senza successo, una richiesta rivolta a tutti i consiglieri, inclusi quelli di maggioranza, per la convocazione di un Consiglio comunale straordinario dedicato a tale tematica.

Alla luce della​totale trasparenza e chiarezza che hanno sempre caratterizzato il nostro approccio alla problematica Fassa, si ritiene opportuno sollecitare l’intera maggioranza a esprimere un parere ufficiale sulla questione, al fine di conoscere l’eventuale presenza di irregolarità di natura ambientale e urbanistica. Parallelamente, si richiede la pubblicazione delle risultanze dei controlli già annunciati dalla maggioranza da molti mesi a questa parte, nell’ambito dell’insediamento produttivo.

Tale richiesta assume particolare rilevanza alla luce di quanto emerso dalla relazione tecnico-giuridica commissionata dal Comune, nonché dalle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco nel corso della pubblica Adunanza del 30 ottobre 2024 nella sala del “Granaio Borghese”.

In quell’occasione, il Sindaco ha infatti evidenziato la presenza di gravi irregolarità nello stabilimento in questione, sottolineando la necessità di un intervento tempestivo da parte dell’Amministrazione comunale, finalizzato a effettuare controlli mirati e necessari, per mezzo dei preposti uffici comunali.

Si confida in un pronto riscontro, auspicando che l’intera maggioranza dimostri la stessa trasparenza e attenzione verso una questione di così rilevante interesse pubblico.”

Signori, ad oggi ancora parlano di pareri… Noi, invece, chiediamo di passare dalle tante parole ai fatti.
Tamara Latini
Cristiano Puliti

La replica del capo gruppo di maggioranza Attilia Donnini

A seguito delle ultime affermazioni del gruppo Pronti per Artena sulla delicata vicenda Fassa è necessario riportare tutta la verità dei fatti.

Nonostante i consiglieri Latini e Puliti non si siano mai espressi sull’ampliamento, e ad oggi non hanno prodotto alcun atto concreto per contrastarlo,
la maggioranza invece ha ritenuto giusto produrre un documento politico chiaro sull’ampliamento Fassa, da sottoporre a votazione in Consiglio Comunale.

Il documento è stato portato all’attenzione dei capigruppo, con una riunione istituzionale alla quale la consigliera Tamara Latini non era presente. Successivamente, il Presidente del Consiglio Comunale, Irene Palone, ha relazionato l’esito dell’incontro a tutti i capigruppo, chiedendo se ci fossero eventuali integrazioni al documento.

La consigliera Latini ha risposto con una PEC, pubblicandola poi sui social, senza contestualizzare il documento, senza esprimere alcuna posizione nel merito e, soprattutto, inviando sia la relazione della riunione che il documento, anche a persone esterne al Consiglio Comunale, in maniera autonoma e senza alcun titolo, scegliendo arbitrariamente a chi inviarla, nonostante si trattasse di un argomento di interesse generale. Ad oggi, siamo ancora in attesa di capire quali siano le loro intenzioni in merito al documento.

Non è la prima volta che i consiglieri Latini e Puliti ricorrono solo ai social per sollevare questioni importanti, senza poi tradurre le loro parole in azioni amministrative reali. Non solo su questo tema, ma anche su molte altre questioni di rilievo, non ritengono mai opportuno portare avanti il confronto nelle sedi preposte, sottraendosi di fatto a un dibattito serio e costruttivo.

Ben venga l’uso dei social, che tutti utilizziamo e che rappresentano uno strumento utile per informare la città. Tuttavia, la politica si fa nelle istituzioni e con gli strumenti adeguati, come interrogazioni, mozioni e ordini del giorno. Diversamente, il rischio è che il loro operato si riduca a pura propaganda politica, senza alcun impatto concreto sull’amministrazione della città.

I consiglieri Latini e Puliti rispettassero le regole che disciplinano la convivenza politica, considerando che la maggioranza ha sempre dimostrato apertura al confronto nelle sedi istituzionali, dove le questioni si affrontano con serietà e responsabilità.

Attilia Donnini
Capogruppo di Maggioranza

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