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Che il datore di lavoro sia Lazio Ambiente o L’Igiene Urbana il risultato questo mese non cambia. Lo stipendio è in ritardo sia per i lavoratori della società regionale, sia per quelli del cantiere di Artena gestito dalla società privata. Tutti i lavoratori di Lazio Ambiente e quelli de L’Igiene Urbana del cantiere di Artena attendono infatti l’ultimo stipendio.
I dipendenti di Lazio Ambiente iniziano lo “sciopero bianco”
I lavoratori di Lazio Ambiente da diversi mesi percepiscono lo stipendio a singhiozzo. Ora attendono quello che doveva essere pagato loro il 27 aprile. Ma per quello del 27 marzo non era andata diversamente: dopo un acconto, il saldo è arrivato a metà aprile. Inoltre i lavoratori fanno sapere che “l’azienda deve versare le quote del fondo Previambiente e di alcune cessioni del quinto”. Per questi motivi gli oltre trecento lavoratori di Lazio Ambiente hanno iniziato in questi giorni uno “sciopero bianco”. La contestazione è partita da Frascati, dove il Comune ha deciso di prendere la strada della gara pubblica per la gestione del servizio, e si è estesa agli altri cantieri della società.
Sulla situazione incide anche l’incertezza sul futuro aziendale: la società ha esaurito i contratti di servizio, attualmente opera in proroga e va verso la vendita decisa dalla Regione oltre un anno fa. I lavoratori attendono infine la creazione del nuovo Consorzio pubblico per la gestione dei rifiuti. In proposito l’assessore colleferrino Giulio Calamita in un’intervista concessa ad Alessandro Coltrè (che abbiamo pubblicato due settimane fa sull’edizione cartacea de La Nuova Tribuna in edicola) aveva dichiarato la volontà di non lasciare “a piedi nessuno”. “Vogliamo reintegrare (nel nuovo consorzio ndr) i lavoratori della raccolta – aveva dichiarato Calamita – e dello spazzamento e non lasceremo a piedi neanche i lavoratori degli inceneritori. Stiamo portando quest’istanza in tutti i tavoli regionali, avendo bene in mente che dobbiamo raggiungere il reintegro di tutti i lavoratori”.
Ad Artena la società pare attendere il Comune, che paga ogni due mesi
La situazione ad Artena è diversa ma il risultato è simile. Il datore di lavoro (L’Igiene Urbana), che gestisce il cantiere a seguito di una gara pubblica, tarda a pagare lo stipendio che doveva essere versato a metà aprile. Attualmente, con due settimane di ritardo, pare non sia stato ancora pagato. E anche il mese precedente pare ci siano stati ritardi perché lo stipendio da versare il 15 marzo è stato saldato alla fine dello stesso mese.
Che il ritardo sia il ribaltamento di un ritardo del Comune? Le due cose in via teorica non dovrebbero essere collegate: la società appaltatrice, infatti, dovrebbe far fronte agli obblighi con i lavoratori indipendentemente dai bonifici del Comune. Quanto ai pagamenti delle fatture, secondo quanto afferma il Consigliere delegato Carlo Scaccia, il Comune paga ogni due mesi. Attualmente sta “per pagare le mensilità di febbraio e marzo”, il cui “bonifico partirà a breve dopo le verifiche degli uffici”. Nell’attesa, il servizio ad Artena prosegue nella norma, grazie all’abnegazione di lavoratori, interinali o dipendenti, non sindacalizzati.