Opposizioni alla ricerca di candidati sindaci, con l’incognita di Latini e la prospettiva di centro destra

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Le trattative in corso nelle minoranze per la candidatura di Latini

Forse prima delle feste di Natale si avrà qualche colpo di scena ma è più probabile che le cose si risolvano a gennaio. Per ora proseguono serrate, anche con qualche frizione, le trattative tra le varie forze di minoranza per trovare “la quadra” intorno a delle candidature. Da tempo si parla della possibile candidatura a Sindaco di Erminio Latini e più volte lo storico gruppo che lo sostiene ha dato le cose per fatte. Eppure fino ad ora da parte di Latini non è arrivata alcuna conferma né smentita.

Di certo si sa che la sua candidatura è effettivamente sul tavolo ma ad una condizione posta da lui stesso: l’unità delle forze di “Collaboriamo per Artena” e “Artena Cambia” a suo sostegno. “Non avrebbe senso – avrebbe detto Latini al suo entourage – andare alle elezioni con due candidati sindaci della stessa parte e se si vuole candidare chi ha fatto opposizione fino ad ora, ne avrebbe certo diritto”.

Sulla candidatura di Latini pesa quindi il nodo di una possibile spaccatura mentre invece i “fedelissimi erminiani” sarebbero più che convinti a tentare ad ogni costo la strada. Tanto da dare, già in questi giorni, la candidatura di Latini come certa. “Se gli altri si accoderanno, bene – è il pensiero – altrimenti si andrà alla conta”. Ma cosa penseranno in proposito sia il Consigliere Fabrizio De Castris, padre politico di Artena Cambia, sia la Consigliera Silvia Carocci, giovane esponente politica del Pd che già cinque anni fa tentò la candidatura a sindaco presentandosi alle Primarie poi annullate?

“Lunga e diritta correva la strada” del Pd

C’è poi chi non vede la questione in termini elettorali ma politico-partitici e si preoccupa per la sempre più chiara frammentazione del Partito Democratico. “Quello che non capiscono è che il Pd di Artena sta andando a tutta velocità contro un muro”, confida un dirigente del Circolo, preoccupato dalle troppe possibili candidature in seno al partito. In affetti oggi l’area di centro sinistra sembra sovraesposta, con un numero di rappresentanti (dal Sindaco all’opposizione) superiore a quello che l’elettorato esprime alle elezioni politiche, dove sono più consistenti Cinque Stelle, Lega e Forza Italia. Il timore è che la frammentazione sia vista come diatriba personalistica dagli elettori, avvantaggiando una possibile lista di centro destra.

Le diverse anime del centro destra si organizzano

Tutto ciò sembra essere stato “fiutato” nell’area elettorale di centro destra che sembra andare verso la riorganizzazione e la presentazione di una lista. Ma anche in quel caso per ora non ci sono candidati sindaci certi. La Lega di Salvini si sta organizzando dopo la nomina a coordinatore comunale di Paolo Mattozzi (ex AN e Consigliere comunale di lungo corso fino alla Giunta Petrichella – con la quale è andato alla fine in contrasto).

C’è poi l’incognita di Destra Avanti, l’associazione politico-culturale presieduta da Manuel Mancini, che potrebbe puntare ad individuare un candidato in una lista. E nello stesso alveo potrebbero muoversi Forza Italia e Ileana Serangeli, ex vice sindaco di Felicetto Angelini ora all’opposizione. La domanda è: a chi toglierebbe voti una lista del genere? All’Amministrazione? O frammenterebbe ulteriormente l’elettorato di opposizione?

Le uniche due certezze: Angelini e Mele

Ad oggi ci sono soltanto due certezze parlando di candidature. Si tratta della ricandidatura del Sindaco Felicetto Angelini e di quella di Adolfo Mele alla guida dei Cinque Stelle di Artena. Eppure anche loro hanno delle questioni da risolvere. I Cinque Stelle ad Artena sono andati forte alle elezioni politiche ma alle comunali non hanno mai “sfondato”. A volte hanno anche avuto problemi nel chiudere la lista dei candidati al Consiglio comunale. Per ora sembrano ancora poco radicati ma, durante la campagna elettorale, potrebbero pensare di portare sul territorio qualche “pezzo grosso”della politica nazionale, tentando di smuovere il voto d’opinione.

Quanto alla maggioranza, il controllo delle “leve del potere” è sicuramente un vantaggio, soprattutto se l’Amministrazione riesce ad appaltare e inaugurare le opere che ha programmato, rivendicando il porta a porta e la riduzione della Tari. Un vantaggio che dall’opposizione stanno cercando di affievolire facendo riammettere in Consiglio Sara Centofanti e creando le condizioni per una fine anticipata della consiliatura. Rimane tuttavia la necessità di chiudere alcuni contrasti interni tra le “anime” storiche e quelle subentrate, e recuperare una parte dell’elettorato fuoriuscito o per ora “al balcone”. Anche in questo caso si aspetta che passi il Natale.

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