Pd alle Primarie: Paffetti fa appello agli artenesi

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Domenica il Partito Democratico sceglie il segretario nazionale. Il segretario di Circolo di Artena scrive una lettera aperta agli artenesi

Questa consultazione deve essere l’occasione per ridiscutere la politica del PD alla luce di quanto è avvenuto e sta succedendo nel Paese. In un momento di perdita della credibilità della politica occorre ribadire l’importanza del ruolo dei partiti che come dice la nostra Costituzione, debbono concorrere alla formazione della volontà politica della Nazione. Mutano le forme del governo rappresentativo i cui principi classici vengono travolti lungo una china al fondo della quale il sistema dei partiti, la “democrazia dei partiti”, sembra sul punto di implodere travolta da uno tsunami di discredito e ostilità, da un’avversione che investe la politica nel suo complesso.

Nel sottolineare l’importanza del ruolo dei partiti è necessario ribadire che essi non possono occupare pezzi sempre più larghi dello Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo controllando democraticamente l’operato delle Istituzioni”. “E’ necessaria la lotta alla corruzione diffusa in ogni campo della vita nazionale e cioè contro ogni atto e tendenza rivolti a continuare ad adoperare per interessi privati e per fini di partito organi, strumenti, uffici, corpi e mezzi finanziari che sono pubblici, che cioè appartengono a tutti”. Una sorta di crisi generale della politica ormai alle prese con una caduta verticale di credibilità e di consenso, orientata com’è, se non eterodiretta, dal dominio della tecnica dalla supremazia dell’economia finanziaria. All’orizzonte populismo e tecnocrazia si profilano quali possibili, incombenti esiti di un crollo, un vero disfacimento. La Seconda Repubblica si è conclusa con una capitolazione forse ancor più ignominiosa della Prima.

Il PD deve essere al centro di un progetto di riunificazione della sinistra favorendo un laboratorio di discussione, una casa aperta a tutti con la consapevolezza che la politica passa attraverso il rapporto continuo e diretto con la società, con i cittadini, raccogliendone e rappresentandone i veri bisogni e le aspirazioni reali, organizzando eventualmente la mobilitazione e partecipazione democratica.

“Occorre rovesciare il tavolo della sinistra, per tornare a guardare le cose dal punto di vista di chi è caduto a terra: non da quello di chi è garantito. Il punto di vista di chi è caduto, di chi non si è mai alzato”. In un Paese che vive ormai una crisi economica pluridecennale, inizialmente silenziosa e tenuta sotto traccia, il primo effetto è stato quello del taglio sui diritti. Così l’economia ha iniziato a dettare l’agenda politica anche su quella che doveva essere la politica costituzionale di garanzia di diritti. Per l’immigrazione abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso da parte del ministro Salvini sostenuto in questo dai 5 Stelle.

L’assenza di un serio intervento sulle cause di questa migrazione di massa rende l’Europa e i Paesi c.d. “civilizzati” complici di un genocidio di cui parleranno i libri di Storia, con sgomento e vergogna. Accanto al sostegno umanitario delle persone in fuga e alla creazione di corridoi umanitari. Perché è giusto. Perché e umano. Perché è l’unica scelta realmente responsabile e lungimirante. Perché tutto quello che oggi colpisce loro, domani colpirà noi. Un potere politico che non affronti le cause, anzi, le rimuova con una deliberata operazione di distrazione di massa, che coltivi l’incultura la strategia della rabbia e della paura per alimentare la guerra fra gli ultimi è un potere incapace e irresponsabile, oltre che disumano e antidemocratico.

E vale per tutti. Perché non basta essere eletti nel rispetto delle leggi del tuo Paese se poi non si rispettano i principi di quello Stato e le sue leggi fondamentali. A partire da quelli scritti e recepiti nelle Costituzioni, nelle Carte dei diritti e nei trattati internazionali a tutela dei diritti umani. Non è ancora troppo tardi. Forse. Invitiamo tutti i cittadini di Artena a partecipare alle Primarie Nazionali per la elezione del nuovo segretario del Partito Democratico.
Roberto Paffetti

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