Rifiuti speciali in via Tuscolana: il Sindaco di Artena ordina alla Raggi di ripulire tutto

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Felicetto Angelini ha firmato ieri l’ordinanza sindacale che dovrà essere eseguita entro 20 giorni

Un nuovo capitolo si apre nella vicenda della pulizia dello scempio di via Tuscolana. Ad aprirlo è il Sindaco di Artena, Felicetto Angelini, che ieri ha firmato un’ordinanza sindacale con cui si ordina alla Sindaca Metropolitana, Virginia Raggi, e agli uffici metropolitani competenti di ripulire il tratto di strada provinciale che collega Artena ai Pratoni del Vivaro.

Da tempo i cittadini avevano segnalato con sdegno la presenza di cumuli di rifiuti depositati a bordo strada: sacchetti dell’immondizia, a volte dei calcinacci ed ora, da quanto si apprende dall’ordinanza del sindaco, anche dei residui dell’asfalto “grattato” durante i lavori di riasfaltatura appaltati proprio dalla Città Metropolitana. Una cattiveria nella cattiveria, che sembra testimoniare come l’abbandono dei rifiuti su quel tratto di strada boscata non sia una pratica dei soli incivili ma anche, indirettamente, dell’istituzione provinciale.

L’ordinanza sindacale richiama quindi anche la Città Metropolitana alle sue responsabilità quale ente proprietario non solo della “lingua d’asfalto” ma anche delle immediate pertinenze della strada. All’ordinanza di ieri si è arrivati dopo diverse segnalazioni del Comune alla Città Metropolitana stessa, la prima dell’aprile 2018, e dopo la trasmissione al Comune di una denuncia/segnalazione della locale Stazione Carabinieri. L’ente governato dal Sindaco di Roma avrà a questo punto venti giorni dalla notifica dell’ordinanza per ripulire tutto: sia l’asfalto sia i sacchetti dell’immondizia.

Stupisce, tra l’altro, che la Città Metropolitana non abbia pensato da sola a fare quel che il Sindaco le ha ordinato in questi giorni, malgrado le diverse segnalazioni citate nell’ordinanza sindacale. Oggi non è una bella esperienza passare per via Tuscolana in una zona naturalisticamente bella come quella che conduce ai Pratoni del Vivaro: più che in un’area vicina a un Parco regionale (c’è quello dei Castelli Romani), sembra di passare in una discarica.

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