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I quattro Consiglieri reclamano la convocazione del Consiglio e minacciano l’esposto alla Procura. Il Presidente del Consiglio sbotta: “Non stiamo violando alcuna legge: il Consiglio sarà convocato entro i termini”
I Consiglieri comunali di “Collaboriamo per Artena” tornano a chiedere la convocazione del Consiglio comunale per trattare la presa d’atto della sentenza su Sara Centofanti e la mozione di sfiducia presentata il 22 dicembre scorso. Questa volta Palone, Vitelli, Pompa e Centofanti lo fanno minacciando addirittura di presentare lunedì un esposto alla Procura nel caso in cui il Consiglio non sia convocato entro oggi.
Come è noto ormai a tutti – è il comunicato dei quattro Consiglieri – la sentenza del TAR 12422-2018 del 20/12/2018 ha annullato le delibere riguardanti la decadenza e la surroga del Consigliere Sara Centofanti e in data 21/12/2018 gli avvocati della stessa hanno trasmesso al Comune una diffida a dare immediata esecuzione alla sentenza; nonostante il Vicepresidente Vitelli abbia sollecitato più volte la convocazione del Consiglio Comunale e considerato che in data 22/12/2018 è stata anche presentata una mozione di sfiducia i cui termini di discussione sono “non prima di dieci giorni e non oltre i 30 giorni dalla sua presentazione” (art.52 TUEL), ad oggi di fatto scadono i termini utili per poter convocare il Consiglio Comunale.
Perciò stanchi di attendere che questa amministrazione cerchi di arrampicarsi sugli specchi, in assenza di una immediata convocazione del Consiglio Comunale abbiamo predisposto con i nostri legali un esposto alla Procura della Repubblica che presenteremo nella giornata di lunedì p.v.. Ci meravigliamo che il dott. Alfonso De Angelis, nella sua qualità di presidente del Consiglio non espleti le sue funzioni nel tutelare i diritti della consigliera Sara Centofanti e la democrazia nella nostra città. Presidente, chi e/o cosa ti impedisce di convocare questo Consiglio?
Ai Consiglieri, raggiunto al telefono, ha risposto il presidente del Consiglio tirato in causa. “Non stiamo violando alcuna legge e il Consiglio comunale sarà convocato entro i termini di legge” ha affermato Alfonso De Angelis che fino ad oggi ha vissuto in silenzio la vicenda, senza rispondere agli attacchi a mezzo stampa. “Anche noi ci inchiniamo alla sentenza del Tar – ha poi aggiunto De Angelis – ma devo notare che se la Consigliera fosse stata reintegrata dal Tar stesso oggi non sarebbe necessaria una presa d’atto della sentenza. Nessuno di noi è attaccato alla poltrona, men che meno io. Quel che mi preoccupa davvero non è il Consiglio da convocare ma quello che verrà dopo, quando cioè, dopo tutti i voltafaccia a cui abbiamo assistito, bisognerà scegliere i candidati di lista da presentare alle elezioni. Spero che chi sta facendo sciacallaggio – ha sbottato il presidente del Consiglio – si ripresenti alle elezioni: confido nell’intelligenza del popolo artenese“.