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È arrivata la batosta per bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti di Artena, Colleferro, Valmontone, Velletri e Lariano: bollette elettriche quadruplicate per chi è nel mercato libero
È arrivata la stangata nella bolletta elettrica. A pagarla sono bar, gelaterie, ristoranti e pizzerie per i quali, questo mese, il costo della corrente sarà più alto dell’affitto. Chi è passato al “mercato libero” e non ha avuto la fortuna di bloccare il prezzo dell’energia sta vedendo i “sorci verdi”. A seconda dei contratti, infatti, le bollette elettriche sono anche quadruplicate.
“I settori più penalizzati – spiega Pino Capuano, presidente dell’associazione commercianti di Colleferro – sono i ristoranti, i bar e le gelaterie. Ma la vera botta non è ancora arrivata: se non cambia nulla arriveranno bollette micidiali. Come associazione avevamo chiesto all’amministrazione di mettere in piedi una specie di unione per trovare uno o più gestori tutti insieme per risparmiare qualcosa ma non c’è confronto”.
Qual è la reale situazione lo sa bene Fabio Cedrone, titolare della gelateria “Gallo’s” di Colleferro, che questo mese ha ricevuto una bolletta di oltre ottomila euro. “L’anno scorso per lo stesso periodo ho pagato duemilacento euro – afferma Cedrone – e se è vero che quest’anno abbiamo lavorato leggermente di più, ciò non giustifica la quadruplicazione dei costi”.
“In gelateria ho tredici dipendenti – prosegue – faccio buoni incassi e pur vivendo del mio, come consulente del lavoro, non ce la faccio a pagare retribuzioni, contributi, tasse e utenze. È mai possibile una cosa del genere? Ho anche aumentato il prezzo dei coni di cinquanta centesimi, ma – prosegue il titolare dell’attività – ci hanno già informato che la prossima bolletta sarà ancora più alta e a quel punto non ci resterà che chiudere”.
La dinamica di mercato è la stessa su tutto il territorio. “Tra luglio 2021 e lo stesso mese di quest’anno – spiega Elisabetta Natalizi, di Gelatomania a Velletri – la bolletta del laboratorio è triplicata. Siamo fortunati che, stando in campagna, non abbiamo il metano ma il gpl, altrimenti sarebbe andata peggio. È come se ci avessero detto di chiudere un mese – commenta la titolare della gelateria di Velletri – e non possiamo certo adeguare i prezzi di settimana in settimana in base alle bollette”.
Le pizzerie non stanno meglio. Soprattutto chi usa i forni elettrici – praticamente tutte le pizzerie a taglio – ha visto richieste stratosferiche. Luca Polce, titolare de L’Altra Pizza a Valmontone, per un solo mese dovrà pagare 3600 euro: è l’ultima richiesta di un crescendo di mese in mese. “A marzo – ricorda Polce – la bolletta era di circa novecento euro, poi è cresciuta fino a questo importo e in quattro mesi ho pagato seimila euro di corrente: così non si può andare avanti”.
Ad Artena Raffaele Ciriaci, titolare della pizzeria in via Scipione Borghese, ha avuto aumenti più contenuti ma teme per il futuro. “Paghiamo fino a quattrocento euro in più al mese pur avendo il prezzo garantito – ha riferito – e temo cosa potrà succedere quando mi scadrà questa offerta, anche perché l’elettricità è solo uno dei costi. Da dopo la pandemia – ha affermato il pizzaiolo – abbiamo registrato rincari complessivi fino a tremila euro al mese, tra bollette e materie prime, e non possiamo certo aumentare troppo i prezzi. Finché abbiamo la forza di reggere rimaniamo aperti, poi si vedrà”.
Se le bollette di pizzerie e gelaterie triplicano o quadruplicano, quelle dei ristoranti non sono da meno. “L’ultima bolletta? Da 12 mila euro: il 100% in più” testimonia Daniele Santini del ristorante Paradiso di Velletri. “Ormai i costi dell’energia hanno superato gli affitti dei locali e hanno eroso i profitti” ha detto Stefano Bartolucci, del ristorante RossoDiVino a Valmontone, che ha notato anche lui un forte aumento dei costi energetici.
Pure le imprese agricole sono colpite dai rincari delle bollette, come ricorda la Coldiretti e l’Aspal presieduta da Stefano Giammatteo. In particolare ad affossare le aziende agricole sono i rincari della bolletta elettrica e del carburante, mentre gli aumenti dei prezzi sono assorbiti soprattutto dalla grande distribuzione.
Un “perverso meccanismo finanziario” alla base delle bollette
La soluzione? A portata di mano non ce l’ha nessuno. Un proporzionale aumento dei prezzi scoraggerebbe i clienti, creando un effetto boomerang. Tutti sperano che i politici facciano qualcosa di sensato per rendere le bollette più ragionevoli. Magari disarticolando il “perverso meccanismo finanziario” di fissazione del prezzo dell’energia. Così lo chiama Altraeconomia.it, che ne spiega il funzionamento speculativo. Il meccanismo in questione (spiegato anche da Wikipedia) è disarticolato dal reale costo della materia prima alla fonte ed è basato sulle previsioni di come andrà in futuro la richiesta di materia prima, riconoscendo a tutti il prezzo più alto, che è frutto dell’incrocio delle curve di domanda e di offerta (leggi qui il funzionamento).