Un artenese in Scozia, l’intervista a Thomas Di Virgilio

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Thomas insegna all’Università di Stirling, in Scozia. E’ un professore universitario particolare che parla inglese, italiano e artenese

Stirling, a Nord Est di Edimburgo, è una città roccaforte che ospita un meraviglioso castello medievale dove sono stati incoronati diversi sovrani scozzesi e dove la Scozia custodisce avvenimenti importanti della sua storia. Questa città, da quasi dieci anni, è casa di Thomas George Di Virgilio. Thomas, classe 1991, è cresciuto in un altro centro storico, in un’altra città medievale, arroccata su un costone di roccia, proprio come Stirling, Thomas è cresciuto ad Artena.

Thomas, quando hai deciso di lasciare Artena?

Nel 2010, subito dopo la maturità. Sono stato molto fortunato, nel senso che mia madre e’ inglese, sono cresciuto parlando sia l’italiano che l’inglese. I miei genitori volevano che usufruissi del fatto che parlavo una lingua straniera e mi hanno suggerito di vedere un’ opportunita’ all’estero. E dopo diverse ricerche, ho scelto la Scozia. In piu, in Scozia, se sei uno studente scozzese o europeo il governo ti paga le tasse universitarie per tutti e 4 gli anni, quindi gli studenti sono agevolati. Curiosamente, se sei Inglese il governo non ti paga le tasse dimostrando la relazione astosia che esiste tra la Scozia e l’Inghilterra”.

Che tipo di studi hai condotto in Scozia?

“Ho studiato scienze motorie (tecnicamente scienze dello sport e dell’esercizio fisico), poi ho proseguito con un dottorato esplorando la relazione tra microtraumi cerebrali, colpi alla testa nel calcio, o nella boxe e funzione cerebrale. Ho usato delle tecniche di stimulazione cerebrale magnetica (transcranial magnetic stimulation) per osservare l’esistenza di cambiamenti nella comunicazione tra il cervello e i muscoli, dopo una serie di traumi alla testa”.

Dopo gli studi hai deciso di restare. Ti hanno offerto un lavoro per continuare la tua ricerca?

“Sì, dopo che mi sono laureato, l’Universita dove ho studiato mi ha assunto come docente universitario. Adesso insegno agli studenti argomenti sul sistema neuromusculare e faccio attività di ricerca, sempre su traumi e microtraumi cerebrali”.

Cosa sono per te oggi l’Italia, la Scozia e l’Inghilterra?

“L’Italia è il mio paese natio, mi sento sia italiano che britannico. Anche se mia madre e’ inglese, devo dire che sono piu vicino alla cultura/comunita’ Scozzese. Sono veramente un popolo affascinante, ben diverso da Inglesi e Gallesi”.

Pensi di voler tornare in Italia?

“Già dai primi tempi che ero arrivato in Scozia avevo capito che qui ci volevo rimanere. Mi piace vivere qui, sto abitando in una parte molto bella della Scozia. Devo dire che qui ho avuto delle opportunita’ che purtroppo in Italia, probabilmente, non avrei avuto”.

Cos’è per te Artena? 

“Artena è il paese dove sono cresciuto, dove ho amicizie e famiglia. E sarà sempre parte della mia identità”.

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