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Il candidato dei 5 Stelle punta sull’agricoltura biologica e biodinamica, sulle “serre aeroponiche”, il divieto del glifosato, la realizzazione di una “Certosa Inclusiva” e l’invio di un dossier a Procura e Corte dei Conti sulle opere oltre i 100 mila euro realizzate negli ultimi dieci anni
Adolfo Mele ha chiuso la rassegna delle interviste ai candidati sindaci dello “Speciale Amministrative Artena 2019” di questo giornale. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle ha raccontato questi anni di opposizione, tra “protocolli che non hanno mai ricevuto risposta né dall’Amministrazione né dai Consiglieri di opposizione” per poi spiegare perché è tornato a candidarsi a Sindaco con il Movimento.
Mele ha mosso critiche alla gestione della raccolta differenziata, per la quale “ci sono dei servizi che non vengono eseguiti malgrado previsti nel contratto”, e si è impegnato, qualora eletto, a fare “il Sindaco a tempo pieno”. Il candidato ha anche parlato della sua possibile Giunta, con “professionisti competenti per ogni materia”, proponendo di dare delle “deleghe anche alle associazioni e ai presidenti dei Comitati di contrada e di quartiere”.
Tra le proposte avanzate: puntare sul turismo tramite un calendario di manifestazioni (tra cui quelle già esistenti), la formazione di un “bio-distretto dell’agricoltura”, puntando sul biologico e sul bio-dinamico con serre aeroponiche private e sul divieto di utilizzo dei glifosato. Altre proposte: la realizzazione di una “Certosa inclusiva” per disabili sul modello approvato a Roma, da realizzarsi vicino al palazzetto dello sport da parte delle stesse associazioni che lo stanno facendo nella Capitale.
Altri punti del programma: la realizzazione di un dossier su tutti i lavori oltre i 100 mila euro da inviare a Procura, Anac e Corte dei Conti; l’acquisto delle case del centro storico per la realizzazione di case popolari al centro storico.