Vittoria “amara” al Tar per il Comune di Artena insieme alla Gatta

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La sentenza è di inizio mese ma è stata pubblicata pochi giorni fa

Una veduta di Artena

Il Tar del Lazio ha dato ragione al Comune di Artena e alla dottoressa Federica Gatta sul concorso per l’assunzione di un istruttore direttivo contabile di categoria D. A fare ricorso era stata la terza in graduatoria, cioè il funzionario che era precedentemente al vertice dell’ufficio Tributi e Bilancio: la dottoressa Di Giovanni. Quest’ultima riteneva che la Commissione avesse valutato erroneamente i titoli da lei vantati. Quindi chiedeva al Tar l’annullamento degli atti che approvavano la graduatoria e dunque anche l’annullamento dell’assunzione della dottoressa Gatta.

Il Tar del Lazio ha invece respinto il ricorso su tutta linea. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha così certificato la correttezza degli atti, della procedura e della valutazione dei titoli. Dunque il concorso è stato fatto in modo corretto e l’assunzione effettuata dal Comune è legittima. Contro la sentenza per ora non risulta proposto appello al Consiglio di Stato.

Una vittoria “amara” per l’Amministrazione

La sentenza del Tar del Lazio è una vittoria con un retrogusto amaro per l’Amministrazione artenese. L’Ente ha infatti proceduto al licenziamento della dottoressa Gatta. Cioè della stessa persona che ha vinto il ricorso al TAR insieme al Comune e che è stata assunta dall’ente nell’ottobre 2017 a seguito del Concorso.

Dopo alcuni mesi a lavoro al Comune di Artena, le è stato autorizzato il “comando” al Comune di Rignano Flaminio, presso cui ha operato. Prima di andare a Rignano, la dottoressa ha però protocollato una relazione sullo stato dei conti comunali. Il 28 aprile, settimane dopo l’autorizzazione del comando, è il Sindaco di Artena a comunicare alla dipendente che il periodo di prova non era stato superato. La lettera è stata al centro di contestazioni da parte del Comune di Rignano, comunque nei giorni scorsi l’ufficio comunale di Artena competente ne ha preso atto ed ha proceduto al recesso dal contratto di lavoro.

Una sentenza di annullamento degli atti di assunzione da parte del Tar avrebbe sbrogliato l’intricata situazione, annullando anche l’assunzione. Ma così non è stato. Dunque alle parti si presentano davanti due prospettive: dimenticare tutto oppure una causa di lavoro per vedere chi ha ragione. E la seconda pare la più probabile.

A questo articolo ha replicato il Sindaco di Artena, Felicetto Angelini, sostenendo che “Di amaro qui c’è solo lo scorno dei rosiconi”

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