Anche a Valmontone file estenuanti alle Poste: disservizio pubblico evitabile se…

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Come ad Artena e Lariano, anche a Valmontone anziani e giovani in piedi alla ricerca dell’ombra in attesa di entrare nell’ufficio postale

È una Fase 3 estenuante per gli anziani e tutte le persone che devono andare negli uffici postali. Come a Lariano e Artena, anche a Valmontone la fila davanti all’ufficio postale vicino al Comune va avanti con il tradizionale “chi è l’ultimo?”. Niente numeri, niente tabellone elettronico, l’ombra presente è presa d’assalto in attesa di entrare.

“Davanti a quell’ufficio postale – ci raccontano – più si riduce l’ombra e più le persone si ammassano: ieri hanno pure discusso”. Poi a un certo punto della mattinata il sole gira e l’ombra si riduce al minimo. E tutti gli astanti rimangono al sole o cercano l’ombra sotto i pochi alberelli presenti. È questa, dall’11 marzo scorso, la situazione in cui si trova chi deve andare alla posta. Dentro si entra solo quando si libera lo sportello e tutti gli altri rimangono fuori: una situazione indegna di un servizio pubblico.

A pensarci bene, se non si vuole prolungare l’orario dell’ufficio nel pomeriggio, basterebbe che le Poste chiedessero al Comune l’occupazione del suolo pubblico esterna all’ufficio per montare dei gazebo e delle panche. Un colosso come Poste che svolge un servizio pubblico teme forse la tassa di occupazione del suolo pubblico? Non ha le risorse per affittare gazebo e panche? Oppure è insensibile ai problemi degli utenti? E perché le istituzioni locali non prendono provvedimenti protestando con la direzione provinciale, come fatto in passato?

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

WhatsApp Contatta La Tribuna