Coronavirus, 22enne apre una raccolta fondi online per lo Spallanzani

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Anastasia Passeri, studentessa di 22 anni, ha deciso di sostenere l’Istituto Lazzaro Spallanzani con una raccolta fondi online


Dare una mano, cercare di offrire un aiuto a chi sta affrontando in prima linea l’emergenza Coronavirus. Ecco perché Anastasia Passeri, studentessa romana di 22 anni, da un anno residente a Paliano, ha deciso di avviare una raccolta fondi a favore dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

“Ho deciso di fare qualcosa di concreto”

Stando a casa, come dicono le disposizioni, Anastasia Passeri ha fatto realmente la sua parte.“Volevo fare qualcosa di concreto per aiutare la ricerca e il lavoro dei medici e degli infermieri”, racconta la studentessa. Ho deciso di attivarmi singolarmente perché ritengo sia importante agire. “Non conoscevo nessuno dell’Istituto Spallanzani – spiega Anastasia- e ho quindi contattato prima la direttrice dell’ospedale Marta Branca, poi il Direttore del bilancio Antonio Proietti. Ho chiesto se fosse possibile fare una donazione, essere utile in qualche modo e mi hanno dato il permesso di creare una raccolta fondi online. Hanno mostrato entrambi un grande sostegno all’iniziativa“.

La raccolta fondi è attiva sulla piattaforma Gofundme

Da qualche giorno la raccolta fondi promossa da Anastasia è attiva sulla piattaforma gofundme. Come primo obiettivo da raggiungere, la studentessa ha messo la cifra di 1000 euro.

“Da questa situazione ne usciremo cambiati”

Anastasia si sta per laureare in sociologia, conta di consegnare la tesi tra circa un mese. La separano pochi giorni da questo importante traguardo. Giorni d’impegno personale, dedicati alla scrittura e allo studio. Quello che sta accadendo con la pandemia di Covid-19 però entra nei suoi pensieri, nelle sue riflessioni: “È una situazione complessa e ne usciremo sicuramente cambiati – spiega Anastasia – perché ci ha posto di fronte la necessità di isolarci e di poter riflettere su chi vorremmo essere. Abbiamo capito anche che esistono settori della società che devono ricevere più cura e rispetto. Mi auguro che le istituzioni l’abbiano capito. Torneremo ad apprezzare molto di più quello che abbiamo e cercheremo di preservarlo. Saremo più consapevoli su ciò che ci fa stare bene e su ciò che, invece, non ci manca affatto“.

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