Da Labico un grido d’aiuto: “Non ce la faccio più”

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

La famiglia di Labico, con un disabile in casa, chiede rispetto: il parcheggio selvaggio ostacola anche i mezzi di soccorso

Il parcheggio per disabili c’è ma arrivarci è un problema e anche intervenire con i mezzi di soccorso è un’impresa. È questa la situazione che dal centro storico di Labico denuncia la mamma di un ragazzo disabile. Il problema è il parcheggio selvaggio che una volta ha reso difficoltoso anche l’intervento del 118.

“Viene costantemente chiuso il passaggio – racconta Agostina –, tutti i giorni mi trovo l’ostacolo di macchine che mi impediscono di arrivare sul posto. È capitato che è venuto il 118 a prelevare mio figlio perchè ha avuto una crisi respiratoria e l’autoambulanza non sapeva dove girare perché c’era uno spazio di manovra occupato dalle macchine mal parcheggiate”.

“Vengono le persone con il furgone a scaricarmi la bombola di ossigeno o a portare il nutrimento per mio figlio – prosegue Agostina – ma puntualmente il suo posto è occupato o lo spazio di manovra è chiuso dalle automobili che fanno i loro comodi. Siamo in queste condizioni dal 2014 e non ce la faccio più”.

La strada del centro storico di Labico è stretta e senza uscita. Se anche solo una macchina viene parcheggiata fuori dagli spazi previsti, passare è un’impresa. Se poi chi ne fa le spese è un disabile, la cosa diventa odiosa.

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

WhatsApp Contatta La Tribuna