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Le specialità della Polizia hanno incontrato gli studenti di Colleferro e Valmontone per informare i giovani sui pericoli di internet
A Colleferro milletrecento giovani hanno incontrato la Polizia nel piazzale della piscina comunale. Bambini e ragazzi hanno preso le impronte digitali con la Polizia Scientifica. Altri sono rimasti affascinati dai poliziotti a cavallo, o dagli agenti della Stradale guida di una Lamborghini o della storica “Giulia” della Polizia. Tutti hanno assistito alle esercitazioni di “War”, il cane molecolare specializzato nella ricerca degli esplosivi e delle armi. Agenti della Polizia Postale hanno spiegato agli studenti le insidie del cyber crimine e del cyber bullismo. Altri si sono soffermati sui reati più in generale.
L’obiettivo dell’iniziativa della Polizia di Stato, che prende il nome di “Una vita da social”, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’utilizzo della “parola”. Gli studenti potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo attraverso il diario di bordo https://www.facebook.com/unavitadasocial.
È stata una mattinata all’insegna dell’informazione dei giovani, quella terminata qualche ora fa. Vi hanno partecipato anche gli avvocati del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Velletri, presieduti da Patrizia La Rosa. I professionisti del diritto hanno spiegato ai giovani i reati minorili legati al web e le funzioni del Tribunale dei Minori. Proprio dagli avvocati è stato sottolineato quanto è critica la situazione rispetto al cyber crimine minorile.
La Rosa: “Il vero problema è che i giovani non sono coscienti di compiere reati”
“Quella del cyber crimine – afferma La Rosa – è una criticità abbastanza forte, un’emergenza. Molti ragazzi non saranno che incoscientemente possono commettere dei reati e finire davanti al Tribunale dei Minori. I comportamenti più frequenti riguardano lo stalking, ad esempio chiamando in continuazione al fidanzatina, oppure la pedo-pornografia o il revenge porn. Il vero problema – ha aggiunto la presidente del Comitato Pari Opportunità – è che i giovani non sono coscienti di compiere reati”.
Il Procuratore Amato: “Problematiche attuali che costituiscono una delle insidie più grandi per i giovani”
Alla manifestazione hanno preso parte anche la Garante regionale dell’infanzia, Monica Sansoni, il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, la Consigliera regionale Eleonora Mattia e il Procuratore della Repubblica di Velletri Giancarlo Amato. “Le problematiche in questione – ha affermato il procuratore – sono attuali e costituiscono una delle insidie più grandi per i giovani, che possono fare dei cattivi incontri su internet. Una giornata come questa, che mette in guardia sui pericoli di internet – ha proseguito Amato – è un’opportunità meritevole perché intuisce e cerca di contrastare una criticità tra le più importanti del mondo giovanile”.
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