All’Avio di Colleferro il contratto da 340 milioni di euro per nuovi lanciatori

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L’Avio ha firmato per realizzare due progetti finanziati col “Next Gen EU” per nuovi vettori da provare nel 2026 e da costruire a Colleferro

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Avio si è aggiudicata i primi due contratti nell’ambito delle iniziative per l’industria spaziale del “Next Gen EU”. Nei mesi scorsi il Governo italiano ha deciso di investire circa 340 milioni di euro per potenziare le capacità tecnologiche dell’industria italiana per l’accesso allo spazio. Lo ha fatto con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come Autorità Contrattuale e la supervisione della Presidenza del Consiglio, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e del Ministro dell’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale.

L’obiettivo è di fare leva sulle competenze sviluppate in Italia dai primi anni 2000 attraverso i programmi Vega, Vega C e Vega E per lo sviluppo di tecnologie di propulsione di nuova generazione e sistemi di lancio per i decenni a venire.

I contratti sono stati firmati presso la sede del Ministero dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale a Roma, alla presenza del Ministro Vittorio Colao, del Direttore del settore lanciatori ESA, Daniel Neuenschwander e dell’Amministratore Delegato di Avio, Giulio Ranzo.

Con questi due contratti inizieranno due programmi chiave di sviluppo. Il primo, finanziato con 217,5 milioni di euro al suo completamento, sarà dedicato allo sviluppo di nuove tecnologie con dimostrazione in volo entro 2026 e progetti per un lanciatore per carichi leggeri a due stadi con propulsione a propellente liquido con motori a ridotto impatto ambientale a ossigeno liquido e metano.

Il secondo, finanziato con 120 milioni di euro al completamento, dedicato allo sviluppo di un nuovo motore a ossigeno liquido e metano a ridotto impatto ambientale e alta spinta per un primo test di qualifica a terra entro il 2026. Avio potrà fare affidamento, per entrambi i programmi di sviluppo, all’esperienza sulla propulsione criogenica a ossigeno e metano liquidi che è iniziata diversi anni fa in cooperazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e che ha recentemente portato al primo test di successo a terra di questo tipo di motore. 

Le tecnologie a ossigeno liquido e metano, grazie alle loro caratteristiche di combustione più pulite, sono indicate per il potenziale riutilizzo e permettono oggi un uso esteso di tecnologie di manifattura a stampa 3D per singolo materiale/singolo componente. Gli ordini iniziali, che coprono i prossimi mesi di lavoro, sono stati firmati per un valore totale di 11 milioni di euro.

L’obiettivo dei due progetti è di preparare il terreno per i futuri sistemi di trasporto spaziale oltre Vega E, basati su propulsione liquida a minore impatto ambientale (e potenzialmente riutilizzabili). I progetti saranno guidati da Avio come appaltatore principale alla luce della sua vasta esperienza come sviluppatore di sistemi, e sarà supportata da una catena di fornitura industriale, da centri di ricerca e da università italiane.

Avio ha intenzione di coinvolgere start-up innovative e piccole/medie imprese per accelerare il ciclo di sviluppo. In parallelo, un ambizioso piano di assunzioni è stato avviato all’inizio del 2022 per potenziare il bacino di talenti di Avio in ingegneria e operazioni con risorse altamente qualificate. Ciò ha portato a oltre 150 nuove assunzioni a oggi che hanno fatto arrivare il totale delle persone impiegate dall’azienda a 1100. Ulteriori opportunità per giovani ingegneri competenti e motivati saranno disponibili nei prossimi 12 mesi.

L’Amministratore Delegato di Avio ha Giulio Ranzo commentato: “Con questi importanti contratti Avio sarà in grado di espandere le sue capacità con lanciatori di nuova generazione a propulsione liquida ben oltre Vega E, preparando il terreno per una maggiore competitività nel prossimo decennio. Il dimostratore in volo e un motore ad alta spinta saranno i fattori chiave che, in combinazione con una consolidata esperienza a livello di sistemi e propulsione, permetterà una flessibilità rafforzata e prodotti e soluzioni convenienti. L’Italia avrà quindi capacità piene per rispondere a ogni domanda per lanci spaziali e trasporto nello spazio”.

Il Direttore del settore lanciatori dell’ESA Daniel Neuenschwander ha dichiarato: “Vega è un asset strategico che contribuisce alla libertà d’azione per l’Europa nello spazio. Con l’imminente volo inaugurale del Vega C, la preparazione del Vega E e ora con la firma di questi contratti sarà offerta nel futuro al mercato la prossima generazione di servizi di lancio versatili, competitivi, e sempre più attenti all’ambiente. L’ESA, come autorità di qualifica, sostiene il piano per il futuro dei servizi di trasporto spaziali”.

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