Colleferro al centro dell’aerospazio: cosa dice il protocollo firmato con la Regione

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La scorsa settimana il Comune di Colleferro e la Regione Lazio hanno firmato un accordo per promuovere il settore dell’aerospazio

guadagno leodori sanna colleferro

Colleferro è sempre più al centro dell’aerospazio. Non c’è solo la presidenza delle città europee attive nel settore aerospaziale. Da qualche giorno c’è anche un accordo formale tra l’amministrazione comunale di Colleferro e la Regione per promuovere investimenti, imprese e attività universitarie.

Il protocollo in questione è stato firmato durante l’inaugurazione della sala di alta formazione nell’ex istituto professionale di Colleferro, vicino a piazza Italia. L’incontro ha riunito a Colleferro professori universitari, aziende e istituzioni. Pierluigi Sanna e Daniele Leodori (vice presidente regionale), alla presenza dell’assessore Francesco Guadagno, in quell’occasione hanno firmato l’accordo per intervenire in modo coordinato su cinque temi.

Gli obiettivi sono tutti legati allo spazio e prevedono: la creazione di nuova impresa; la sensibilizzazione della cittadinanza; l’attrazione degli investimenti esteri direttamente legati allo spazio; la strutturazione del dialogo con il mondo universitario; la costruzione e promozione di reti di partenariato volte a specifiche progettualità.

Le prospettive di sviluppo, posti di lavoro e formazione universitaria

Dietro le formalità possono esserci iniziative concrete con posti di lavoro, formazione universitaria e attività scolastiche. D’altra parte Leodori ha detto chiaramente che l’intenzione è di “recuperare nel Lazio le vocazioni territoriali che erano state abbandonate”. “Il Lazio deve tornare ad essere la regione dell’aerospazio, della farmaceutica e dell’automotive”, ha aggiunto annunciando l’istituzione di un ufficio regionale “di scopo”.

In quell’occasione sono intervenute anche università e aziende. Ad esempio l’università “La Sapienza” che ha annunciato dei corsi di alta formazione incentrati su Colleferro. Oppure l’università di Bologna con la sua “Emilia 4”: una macchina alimentata dall’energia del sole e costruita anche con i materiali forniti da Avio, di cui il prof. Giangiacomo Minak ha parlato in un video pubblicato da Il Messaggero.

O, ancora, l’Avio, l’azienda che produce i Vega e che recentemente ha firmato un contratto con Amazon per mandare in orbita i satelliti della società americana. Proprio l’Avio ha pianificato una campagna di attività con le scuole, intitolata “Alla scoperta del mondo del lavoro”.

Cosa dice il protocollo d’intesa tra Comune e Regione

Ogni punto del protocollo firmato l’altro giorno è dettagliato in un articolo. Di sicuro interesse occupazionale è quanto riguarda la promozione di startup “spaziali”. Ciò che faranno gli enti è, prima di tutto, localizzare nell’area dello Spazio Attivo di Colleferro le startup attive nel settore dello spazio. Ciò significa anche mettere in collegamento il territorio colleferrino con il Tecnopolo di Roma.

Il secondo passo sarà quello di “favorire raccordi tra le startup specializzate nello spazio e attori industriali del settore”. Per poi, in ultimo, “promuovere azioni di attrazione nella Regione e, in particolare, nell’area di Colleferro di lavoratori qualificati nel settore della Space Economy”.

Impegni più vaghi, che possono essere concretamente riempiti, riguardano l’attrazione degli investimenti esteri. I due enti infatti sono impegnati a collaborare nel programma “Invest in Lazio” per “incrementare l’attrattività del territorio per investimenti, anche dall’estero, ricadenti nel settore
spaziale”.

A tutto ciò si affiancherà un’azione di diffusione, tra la popolazione, di informazioni relative allo spazio. Tale azione dovrà “navigare” nei contesti scolastici e universitari e avrà una “specifica attenzione al profilo delle industrie dello Spazio, della ricaduta delle loro attività sulle imprese del territorio, delle possibili ricadute occupazionali”.

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