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Sindaco e maggioranza di Colleferro in una nota: “Italcementi ha intenzione di utilizzare combustibile solido secondario, noi ci opporremo in ogni sede”

“Italcementi ha intenzione di utilizzare i Css ( combustibile solido secondario) come combustibile ed ha avviato l’iter autorizzatorio in questi giorni, ben conoscendo la contrarietà del Comune a questa introduzione”. Ad affermarlo è il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna e la sua maggioranza in una nota stampa. Si profila a Colleferro uno scontro tra Comune e Italcementi, l’azienda che in passato è stata anche premiata per i suoi progetti volti alla sostenibilità ambientale.
“Il sindaco, la giunta e tutta l’amministrazione – prosegue il comunicato stampa – porteranno la questione in consiglio comunale, in Arpa ed in Regione affinché il progetto sia bloccato subito. Se serve saremo anche nelle piazze. Siamo convinti, come ai tempi degli inceneritori, che bruciare rifiuti sia una delle azioni più insensate in assoluto, soprattutto in una città ed in un contesto territoriale compromesso ambientalmente come il nostro”.
“Spiace constatare – afferma l’Amministrazione comunale – che Italcementi ultimamente abbia abbandonato i progetti di ammodernamento ed innovazione per sposare una linea antica e di retroguardia come quella dei css. Non più quindi i progetti sperimentali annunciati come la produzione a zero emissioni o la captazione dell’anidride carbonica ma la scorciatoia dei css. Pochi investimenti e poco futuro quindi, a scapito dell’ambiente e dei lavoratori”.
“Ci opporremo in ogni sede – conclude il comunicato – affinché questa questione non si concretizzi: le battaglie ambientali in questa città sono state sempre vinte, da tutti i cittadini e da tutte le associazioni in maniera comunitaria. Saremo irremovibili, anche questa volta”.
La questione dei css, cioè del combustibile solido secondario, non è nuova a Colleferro. Era stata tirata in ballo già nel 2018 in relazione a un progetto di “Attività di recupero rifiuti come materia prima nella cementeria”. In quell’occasione l’Amministrazione però precisò che l’iniziativa non contemplava i Css. “Il nostro cementificio – affermò all’epoca una nota del Comune – non è in grado di bruciare i cosiddetti Combustibili Solidi Secondari (CSS) e non ci sono progetti in tal senso ed in ogni caso la nostra amministrazione non è d’accordo”.
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