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A Colleferro si è proceduto a pulire una zona “incriminata” ma se non basterà sono pronti i “selezionatori” dell’Atc Roma 2

Contro i cinghiali Colleferro gioca la penultima carta. Nei giorni scorsi si è proceduto alla pulizia di una zona particolarmente a rischio. Arbusti e vegetazioni sono stati trinciati e, probabilmente, i cinghiali che assediavano Colleferro si rifugiavano in quell’area. Ma potrebbe non essere così. Per questo il Comune ha già previsto interventi più decisi a tutela della sicurezza pubblica.
Dopo tante manifestazioni, infatti, la Regione Lazio ha dato il via libera alle catture e agli abbattimenti dei cinghiali che minacciano la pubblica sicurezza e l’agricoltura. Si tratta di una decisione che, sostanzialmente, consente operazioni di abbattimento sotto il controllo delle autorità e tramite personale qualificato.
Il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, è stato uno dei primi della zona a dare applicazione al piano di emergenza regionale. Lo ha fatto firmando un’ordinanza che dispone la cattura e l’eventuale abbattimento dei cinghiali “pericolosi”, cioè quelli che non se ne stanno nei boschi ma scorrazzano per la città. Proprio quegli animali hanno in passato distrutto giardini e terreni, fatto razzia dei mastelli dell’umido e provocato incidenti su via Latina, via Palianese sud e sulla via Carpinetata.
Il piano anti cinghiali pericolosi
Nelle scorse settimane la Polizia locale ha tentato di allontanare i cinghiali con i cani e poi di catturarli con le gabbie. Tutto ciò non ha avuto successo e gli animali selvatici hanno continuato a fare le loro scorribande nel centro abitato.
A metà luglio è arrivata la decisione della Regione e il comune, dopo l’ok del servizio veterinario della Asl ha firmato l’ordinanza che attua il piano anti-ungulati. A coordinare le operazioni sarà la Polizia locale di Colleferro, con l’aiuto di ditte specializzate e cacciatori dell’Atc Roma 2 abilitati alla selezione dei cinghiali. Le operazioni non avverranno nel centro abitato ma nel bosco, sempre che le pulizie degli ultimi giorni non abbiano già risolto il problema.
Fototrappole e sopralluoghi dovranno però appurare, prima di tutto, quali sono i percorsi dei cinghiali e il miglior modo per catturarli. Quelli che verranno abbattuti saranno analizzati dai veternari e, se saranno sani, verranno utilizzati per l’alimentazione.
