Colleferro, dal 15 gennaio la discarica chiude ai conferimenti

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Il 15 gennaio termina la proroga della Regione per i conferimenti di rifiuti a Colle Fagiolara. Lazio Ambiente, società regionale, riconsegna il sito di smaltimento al Comune di Colleferro. Il Sindaco Pierluigi Sanna: “Non permetteremo altre proroghe”. Le associazioni ambientaliste: “No al conferimento minimo”.

Avrebbe dovuto terminare le sue attività il 31 dicembre del 2019, in concomitanza della scadenza del contratto tra Lazio Ambiente e Comune di Colleferro, ma con l’ordinanza regionale del 27 novembre Colle Fagiolara ha visto l’arrivo dei camion di rifiuti per altri quindici giorni. Ora siamo alle ultime ore di conferimento: dal 15 gennaio in poi la discarica non sarà più operativa perché si entrerà nella fase di capping e di gestione post-mortem. Parliamo di un’operazione da circa 30 milioni di euro che dovranno essere garantiti da Lazio Ambiente e Regione. Da giovedì prossimo 1400 tonnellate di rifiuti provenienti dagli impianti di Tmb romani dovranno trovare uno sbocco differente da Colleferro.

Il comunicato della Regione al Ministero dell’ambiente

Su questo ultimo argomento, per quanto riguarda Colle Fagiolara, c’è stato uno scambio di lettere e comunicati stampa tra Regione e Ministero dell’ambiente. Il Ministro Costa nei giorni scorsi ha infatti chiesto alla Regione informazioni sulla situazione della discarica di Colleferro. La Pisana ha risposto con un comunicato stampa in cui spiega che tutti gli atti della gestione della discarica, compresa la tariffa del conferimento dei rifiuti avevano come termine di esercizio il 31 dicembre scorso. “Per quanto riguarda le attività della discarica per il 2020 – si legge nel comunicato – queste saranno orientate all’avvio del capping dell’impianto, sulla base del progetto esecutivo elaborato nel corso del 2019“.

L’ipotesi di un conferimento minimo

Sempre nello stesso comunicato la Regione Lazio parla di un’ipotesi che sarebbe oggetto di studio in questi giorni: la possibilità di conferimenti minimi di Fos (Frazione Organica Stabilizzata) proveniente dai Tmb. Un’ipotesi che non viene spiegata nel comunicato ma che viene trattata in poche righe: “Parallelamente, allo scopo di mantenere una ben più limitata quantità di conferimento a supporto del ciclo dei rifiuti di Roma, la Regione sta comunque valutando la possibilità di effettuare non più una operazione di smaltimento nel sito, ma una operazione di recupero della FOS“. Ma di cosa si parla in concreto? A chiederselo sono stati molti cittadini durante l’assemblea di sabato scorso organizzata dal movimento Rifiutiamoli. “Se si tratta della Fos, che generalmente viene utilizzata per discariche e suoli da bonificare – ha spiegato l’attivista Alberto Valleriani all’agenzia Direci sarebbe da precisare che la stessa dovrà essere addizionata con terreno vegetale e che rientrerebbe comunque in una gestione post operativa del sito. In ogni caso – continua Valleriani – ci sarà sempre da verificare la qualità di questo prodotto di scarto delle lavorazioni di tmb. Ci opporremo al conferimento di altra tipologia di rifiuti non compatibili con la fase post operativa”.

Una strada impraticabile

Oltre all’assemblea di Rifiutiamoli sabato scorso c’è stata anche una manifestazione cittadina, proprio vicino la discarica. Un atto di protesta organizzato dal Comitato Residente di Colleferro che in piazza ha chiesto garanzie per la chiusura del sito, maggiore trasparenza e chiarezza da parte del Comune di Colleferro. Vista l’attenzione sul tema e i livelli di attivazione dei cittadini, una qualsiasi ipotesi di proroga o di conferimento dei rifiuti restano dunque poco praticabili. A questa situazione si affianca anche un motivo di natura molto tecnica: in discarica resta spazio per poco più di 100 mila tonnellate, che a livello temporale significherebbe allungare la vita di Colle Fagiolara di 2-3 mesi, non di più. Il sito è quindi sostanzialmente esaurito.

La risposta di Sanna: “Nessuna proroga, niente conferimenti”

Il tempo e’ scaduto – ha dichiarato Sanna all’agenzia Dire – e il 16 gennaio tutta la nostra comunità sara’ davanti ai cancelli della discarica per festeggiarne la chiusura, dopo 26 anni di piena attività. Non ci sarà nessuna proroga – ha continuato il Sindaco – perché le inadempienze della Sindaca di Roma non possono ricadere sugli abitanti di Colleferro”.

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