Colleferro, Sanna suona la carica. Agli elettori: “Ci avreste mai creduto?”

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A Sofi e Cacciotti dice che “nel ruolo sarebbero poco credibili per storia politica”. E sull’omicidio di Willy il sindaco di Colleferro afferma che non dirà niente: “Davanti al dolore di quella famiglia qualsiasi cosa è indegna e noi non vi speculeremo mai”. Batte sui temi ambientali ma non sull’ospedale

sanna colleferro presenta lista

“Per essere liberi e forti dobbiamo vincere al primo turno e non è scontato perché nostra coalizione al primo turno non ha mai vinto. Quindi gambe in spalle e pedalare”. È questa la “parola d’ordine” di Pierluigi Sanna ai suoi candidati di lista. L’obiettivo è vincere al primo turno per non fare accordi al secondo turno. Ieri, durante la presentazione della coalizione, il ricandidato sindaco ha fatto forza sui cinque anni di governo, ha commentato la campagna elettorale degli altri e ricordato la chiusura della discarica e dei termovalorizzatori.

A Sofi e a Cacciotti, Sanna ha detto che “sarebbero ruolo poco credibili per storia politica e per aver già provato l’amministrazione di questa città”. Su altri ha dichiarato: “A certi soggetti non rispondo nemmeno più perché è inutile: sarebbe come aggiungere l’acqua al mare, non capiscono, nemmeno a perderci tempo“. E sull’uccisione di Willy a Colleferro ha affermato che non dirà niente: “Non ho animo di parlare di quanto accaduto in questi giorni e non so come fanno altri a farci campagna elettorale”. Salvo infine aggiungere una stilettata agli oppositori: “Davanti al dolore di quella famiglia qualsiasi cosa è indegna e noi non speculeremo mai”.

Ma Sanna durante la presentazione della coalizione ha fatto anche di più, dando corpo politico al discorso elettorale. Ha fatto forza sugli ultimi cinque anni di governo, incentrando gran parte del suo discorso sui temi ambientali, sulle prospettive di lavoro e sulle scelte urbanistiche. “Nessuno avrebbe pensato cinque anni fa che tutto il programma sarebbe stato realizzato – ha detto – e in cinque anni abbiamo realizzato quanto avevamo pensato nei 30 anni precedenti. Tante cose vanno concluse e abbiamo il diritto di completarle noi”.

Le opere pubbliche e l’attacco alle precedenti amministrazioni

Quali opere? Ha citato la pista ciclabile tra il IV km e lo Scalo. Ha citato il ponte sulla ferrovia “che è un’opera strategica che insieme alla via romana che abbiamo comprato cambierà il traffico di quella zona con un impatto storico e l’alleggerimento del traffico pesante nel centro”. Aggiungendo che “fa ridere che per tutte le cose che facciamo c’è qualcuno che si alza e dice che l’ha inventata lui: a parte che i ponti li hanno inventati gli architetti, se le ha inventate poteva pure finirle”. “Noi le opere alla gente non le raccontiamo se non abbiamo già i soldi in cassa per realizzarle” ha aggiunto ricordando che “per quelle opere abbiamo già la capacità finanziaria per realizzarle”.

E poi ha attaccato le precedenti amministrazioni: “Noi abbiamo pagato 15 milioni di euro di debiti pur non prendendo 5-6 milioni di euro l’anno di discarica e abbiamo comprato, comprato, comprato. Prima non si capisce che fine facevano i soldi, anzi si capisce vedendo le ricapitalizzazioni della STU che noi con fatica abbiamo salvato”. Ha aggiunto di non aver mai pensato di “fare scambi” con “sfilze di palazzine come si voleva fare per il parco del Castello”. “Noi abbiamo disegnato il quadro urbanistico che disegnava l’interesse pubblico – ha affermato –, abbiamo rifatto il piano regolatore che era del 1984 e che ha come principio cardine la rigenerazione delle aree industriali dismesse e l’interesse alla pari tra pubblico e privato”. “Ciò significa – ha chiarito – che le opere di urbanizzazione devono arrivare prima dell’interesse privato”.

La trattativa per l’acquisto dell’area Bpd

La serata ha portato anche a un annuncio. Il sindaco ha rivelato che “si sta aprendo un trattativa sull’acquisto dell’area Bpd e del sacrario: noi parleremo quando avremo le risorse e pensiamo che quell’area diverrà pubblica perché di quei locali noi abbiamo bisogno, perché nel 2021 saremo capitale dello spazio e i sindaci di tutta Europa verranno qui”.

Su termovalorizzatori e discarica: “Ci avreste mai creduto che ce l’avremmo fatta?”

Ma il punto forte del discorso di Sanna è stato la rievocazione della battaglia ambientale contro i termovalorizzatori e la discarica. “Non siamo più città dell’immondizia perché lo abbiamo scelto” ha sostenuto Sanna, secondo cui “bloccare la discarica, i termovalorizzatori e certi discorsi sul compound è stata una battaglia diplomatica estenuante”. “La notte in cui mi sono sdraiato per terra – ha dichiarato Sanna – avevamo due strade: tradire comunità o andare avanti. Andavo avanti a colpi di ordinanze che il prefetto puntualmente mi annullava e quella notte abbiamo capito che o dovevamo rischiare tutto o avremmo perso la battaglia ambientale per la quale abbiamo sacrificato tutto”. Ha sostenuto che “la discarica è stata un’altra battaglia vinta anche dal punto di vista ambientale” e poi ha chiesto al pubblico: “Ci avreste creduto che avremmo vinto battaglia noi insieme alle comunità di questa valle contro tutti, compresa la Raggi, Sindaco della Capitale, che per quanto scarsa, immaginate che pressioni ha potuto esercitare?

Su Amazon: “Mai visto il lavoro e le battaglie per i diritti senza i luoghi di lavoro”

Gli ultimi passaggi hanno riguardato il lavoro e le opere pubbliche. L’apertura auditorium “che era chiuso dal 1997 e ha ridato dignità al quartiere di Colleferro Scalo, a cui era stata tolta con i termovalorizzatori”.
Le “stagioni teatrali di qualità” al Teatri Vittorio Veneto. E infine Amazon: “Si tratta del più grande investimento con soldi esteri non provenienti da banche ed è stato fatto perché noi abbiamo chiuso la discarica. Poi parleremo anche i diritti dei lavoratori, ci batteremo anche lì se serve. Ma non si può dire no alla fabbrica perché c’è forse l’idea che non si rispetteranno i diritti dei lavoratori. Non ho mai visto il lavoro e le battaglie per il lavoro senza i luoghi di lavoro”. “Cinque anni fa ho preso questa città nel peggior momento di depressione economica – ha concluso Pierluigi Sanna – ora siamo Città dello Spazio e siamo orgogliosi di esserlo”.

È così che Sanna ha aperto quest’ultima settimana di campagna elettorale. Con il racconto di cinque anni di Amministrazione davanti a una folla che ha riempito piazza Caduti di Nassiriya. Unico grande assente tra i temi: la sanità.

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