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Il sindacato contesta l’eventuale trasferimento di quattro lavoratori di Lazio Ambiente all’Astral e diffida la società
La questione dei lavoratori agita ancora Lazio Ambiente. È notizia di oggi che la Cgil ha diffidato Lazio Ambiente a procedere al trasferimento all’Astral di quattro lavoratori. Si tratterebbe di lavoratori disabili della zona di Colleferro e Valmontone. Secondo quanto riferisce il sindacato, infatti, ci sarebbe la volontà di trasferire i lavoratori da Colleferro a Roma, in via del Pescaccio. In proposito si dovrebbe tenere una riunione domani.
La lettera del sindacato alla società
Premettiamo che questa convocazione, stanti le intese a verbale della ultima riunione, rappresenta
una scorrettezza nei rapporti che non comprendiamo e che stigmatizziamo e che rappresenta una svolta autoritaria nella gestione delle relazioni sindacali intollerabile e ingiustificabile e ci riserviamo di chiedervene conto in sede giudiziaria se vi non porrete fine.Nella fattispecie ricordiamo a questa azienda e al suo proprietario e mandante che le delibere di giunta regionale non hanno il potere, nella gerarchia ordinaria delle fonti normative, di abrogare norme di diritto e contrattuali, e che trasferire lavoratori, per di più gravemente disabili, ad un sito lavorativo oggettivamente scomodo da raggiungere per un normodotato.
Se questo sottende l’intenzione di creare le condizioni per la rinuncia dei lavoratori, per oggettiva impossibilità ad accogliere la proposta di ricollocazione, nascondendo dietro questo un licenziamento di fatto, anche alla luce degli obblighi della Regione Lazio in materia di ricollocazione dei lavoratori disabili, appare squallido e sconcertante.
Vi diffidiamo pertanto a convocare la riunione concordata nell’incontro precedente, e invitiamo l’Assessore a farsi carico di convocare l’ASTRAL al tavolo, evitando di attirare sulla società e sul suo proprietario una vergogna ignominiosa per aver riservato ai soggetti più fragili di questa vicenda un simile trattamento
Il nocciolo della questione starebbe nella disabilità dei lavoratori, che sarebbero così costretti a delle lunghe trasferte per raggiungere il posto di lavoro. Le persone in questione fanno parte di coloro che sono state ricollocate dalla Regione da Lazio Ambiente in altre società. Ci si chiede: possibile che non ci siano altri luoghi di lavoro in zona, come ad esempio a Colleferro, alle dipendenze di società regionali, in cui impiegare i lavoratori portatori di disabilità?
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